Salerno 24 ottobre.- Partiamo dalla fine. Siamo all’ultimo minuto di recupero. Disperato tentativo dell’Ascoli di raggiungere il pareggio. Cross e palla in mezzo all’area della Salernitana. La sfera dopo un rimpallo al centro arriva sulla destra al bianconero Cangiano, che tenta di colpirla a due metri dalla porta avversaria. Da dietro Walter Lopez scivola su di lui e lo travolge, colpendo l’attaccante ascolano e facendo uscire la palla sul fondo. Ma l’arbitro Giua nega il calcio di rigore, ed è irremovibile. Proteste vibranti dei calciatori dell’Ascoli, tensioni anche anche a centrocampo con il difensore tedesco Kragl che si rivolge ironicamente al quarto uomo fuori dal campo, battendo le mani : “Bravi, continuate sempre cosi ! “. Per fortuna sua, viene poi graziato.
Un minuto più tardi, al fischio finale molti giocatori ascolani tornano dal fischietto di Olbia per esternare la propria rabbia per quanto accaduto. Tanto che lo stesso tecnico bianconero Bertotto deve allontanare i suoi dal campo di gioco, evitando così conseguenze peggiori. Non sappiamo se con il penalty assegnato, l’Ascoli avesse pareggiato i conti con la Salernitana, nello stadio campano dell’Arechi. Ma è evidente che la massima punizione doveva essere data. Perchè il rigore, rivisto più volte in tv dagli sportivi, era netto. Perchè Giua non l’ha fatto ?
Per il resto la formazione marchigiana non meritava la sconfitta, ed aveva fatto una buona gara. Tenendo il campo e riuscendo a volte anche ad essere pericolosa in avanti, nonostante la pioggia torrenziale che cadeva sullo stadio di Salerno. Senza però riuscire a finalizzare le azioni, con Baijc spesso isolato nella zona granata. Poi forse, verso la fine del match il Picchio cominciava ad accontentarsi dello 0-0, tirando i remi in barca contro una squadra forte e ai vertici del del campionato di serie B, peraltro allenata dall’esperto e molto capace Fabrizio Castori ( marchigiano di Tolentino, già artefice nel passato di una salvezza dell’Ascoli). Lo stesso mister Bertotto cominciava a fare sostituzioni pensando solo a rafforzare la difesa, pago del risultato e della prova dei suoi. Ma la palla è rotonda e le cose possono cambiare in un attimo.
A tre minuti dal 90esimo l’italiano-brasiliano Anderson, da poco entrato, azzeccava un tiro da fuori area velenoso e preciso, che si insaccava alla sinistra del portiere bianconero Leali. Partita riaperta e ultimi minuti di gara palpitanti e nervosi, soprattutto quelli di recupero. Fino all’episodio contestatissimo proprio alla scadere del match. L’Ascoli resta a 4 punti, scivolando di nuovo in basso alla classifica, mentre la Salernitana sale al secondo posto. Ma non è gloria per i vincitori..