Ancona 1 marzo.- Sarebbero saliti a 24 i casi positivi al coronavirus ( alcuni però da confermare) nella provincia di Pesaro-Urbino. Questo almeno secondo le fonti ufficiali, sanitarie e istituzionali. Poi ci sarebbe anche una persona contagiata dalla polmonite virale nell’Anconetano. Nulla invece nelle altre province delle Marche. Una situazione dunque, che si è aggravata nel nord della regione – seppur in limiti non certo di epidemia- ma rimane tranquilla e senza emergenze nel resto del territorio. Per questo anche il Governatore Luca Ceriscioli ha preso tempo per decidere il da farsi.
Se nel nuovo decreto del Governo per gestire la crisi ci sarebbe la possibilità di intervenire solo su base provinciale, Pesaro sarebbe zona rossa mentre le altre aree no. In caso contrario, la palla tornerebbe al Presidente della Regione, il quale potrebbe emanare una nuova ordinanza che prolunghi la chiusura delle scuole e la sospensione degli eventi pubblici oltre la giornata di lunedi 2 marzo. Ma questa scelta potrebbe confliggere di nuovo sia con le indicazioni dell’Esecutivo Conte – le zone a rischio sono solo quelle del nord- sia con la pressione degli operatori economici di tutti i settori che già sono in enorme difficoltà per l’impatto psicologico della paura da coronavirus ( prenotazioni turistiche crollate del 50%). Nelle prossime ore Ceriscioli dovrà fare una scelta, tutelando la salute pubblica ma senza scontentare il Governo e buona parte dell’opinione comune e delle imprese che non vedono uno scenario allarmante per il territorio. Riapriranno domani scuole e teatri ?