Ancona.- ” La Regione e il servizio sanitario delle Marche stanno svolgendo uno screening di massa, un’attività di prevenzione unica nel suo genere in Italia, che proseguirà anche nei prossimi giorni con la possibilità per gli studenti di recarsi nei punti di prelievo e dove già molti ragazzi si sono rivolti per tornare a scuola in sicurezza. La copertura viene effettuata con 700.000 tamponi antigenici rapidi che sono stati validati dall’ISS per la verifica della positività da Covid19 anche nei percorsi diagnostici. ” Lo afferma l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini (Lega). Che in polemica con il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, tiene a precisare :
“Non è vero quello che afferma Ricci quando dice che non vengono utilizzati, i tamponi restano a disposizione delle strutture regionali che li usano quotidianamente e per i prossimi mesi. Il Comune di Pesaro ha ritenuto di organizzare da settimane un suo screening, assumendo una presunta funzione di supplenza del servizio sanitario regionale, senza averne la competenza, con le eventuali e conseguenti responsabilità. La Regione è da tempo impegnata sul duplice fronte dello screening e della vaccinazione e il personale della sanità da circa un anno è sottoposto a pesantissimi ritmi professionali che non ammettono ritardi o duplicazioni per ragioni di visibilità politica.”
Replicando alle dichiarazioni di Matteo Ricci, che ha parlato di discriminazione politica in riferimento al fatto che ad Ascoli una fondazione privata avrebbe donati test antigenici all’Area Vasta 5, Saltamartini dice che “non hanno fondamento . Il principio di leale cooperazione tra Enti che formano la Repubblica – aggiunge – non possono portare ad assumere parametri politici in luogo dei principi di legalità, su cui poggia l’azione delle Amministrazioni pubbliche.
La notizia secondo cui il direttore dell’Area Vasta 5, senza alcuna autorizzazione dell’Asur avrebbe gestito l’attribuzione di tamponi antigenici, donati asseritamente alla stessa Area Vasta da una fondazione privata saranno oggetto di un approfondimento che l’Assessore alla sanità ha disposto con una visita ispettiva, disponendo la sospensione di ogni atto consequenziale, fino alla verifica dell’esistenza dei suoi presupposti di legalità. I cittadini – conclude l’assessore – hanno bisogno di sapere che il servizio sanitario regionale è in grado di rispondere ai bisogni della collettività con i suoi 5.000 tamponi giornalieri e l’indice rt che da due mesi sotto all’1 e i nuovi posti in Terapia Intensiva sono a dimostrare che possiamo essere sicuri della sua efficienza.”