Pesaro.- Dopo alcune verifiche necessarie, arriva la conferma dell’amministrazione comunale di Pesaro sulla disponibilità di Casa Roverella, una delle 4 proposte che il sindaco Andrea Biancani aveva avanzato all’AST assieme alla struttura di Galantara, all’ex ostello Fosso Sejore e l’edificio dei Padri Comboniani, per il trasferimento dei servizi legati alla salute mentale e il loro mantenimento nella città di Pesaro.
Dopo il sopralluogo dell’assessore Luca Pandolfi con delega alla Salute, alla presenza dei tecnici dell’AST, del Comune e del consorzio Santa Colomba «sarà Casa Roverella – rassicurano Biancani e Pandolfi – ad ospitare il trasferimento dei 27 posti letto della RSA Tomasello, una buona notizia che, però, era già prevista dall’Accordo di programma e che la stessa Regione stava mettendo in discussione. Con l’accordo di Casa Roverella, anche i 35 dipendenti della Labirinto non perderanno il loro posto di lavoro», precisano.
Rimane però da chiarire il futuro, dopo il 2026, delle Comunità protette (40 posti letto) e della SRR – Struttura Residenziale Riabilitativa (18 posti letti). Secondo l’Accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale, siglato nel 2022, si prevedeva che le due Comunità Protette sarebbero state trasferite nella struttura di Mombaroccio, mentre la SRR in quella di Galantara. «Il direttore generale AST, Alberto Carelli, nelle sue ultime dichiarazioni alla stampa, ha specificato che in attesa del completamento dei lavori nelle due strutture, da terminare entro il 2026, i pazienti saranno trasferiti a Vallefoglia; scelta che, come sottolineato più volte – dicono sindaco e assessore -, reputiamo sbagliata per via del contesto sociale in cui è inserita la struttura e per la sua lontananza dalla città».
Ad essere poco chiaro è cosa succederà dopo il 2026, quando i servizi dovranno essere trasferiti in modo definitivo a Galantara e Mombaroccio. Nel primo caso, «Galantara è stata individuata dalla Regione Marche come Casa della Comunità, ovvero, una struttura poliambulatoriale, in cui si effettueranno visite e analisi – spiegano -, i lavori in corso sono finanziati per queste finalità dal PNRR. Come sarà possibile trasferire i 18 posti letto della SRR in una struttura in cui dovrebbero essere realizzati degli ambulatori?».
foto : Luca Pandolfi