Osimo (An) 8 giugno. – “Io l’App Immuni non la scarico”. Ha le idee chiare il segretario federale della Lega Matteo Salvini oggi in visita all’associazione “La Lega del Filo d’Oro” di Osimo. Le Marche sono tra le quattro regioni italiane in cui è partita la sperimentazione dell’App che dovrebbe aiutare il sistema sanitario a prevenire il rischio della diffusone di un nuovo contagio da coronavirus. “Gli italiani chiedono garanzia totale nella gestione e tutela dei loro dati – ha sostenuto Salvini- e fino a quando non ci sarà questa garanzia, io non scarico nulla”.
Al segretario della Lega replicano a stretto giro di posta i parlamentari marchigiani del Movimento 5Stelle, Roberto Rossini e Paolo Giuliodori : “Immuni è un modo facile e sicuro per sapere se si è sposti al riscio cotagio. Un importante aiuto al monitoraggio e al contenimento del virus, senza alcun problema di dati personali : privacy e sicurezza sono garantiti al 100%”.
Per i due deputati affermano che quelle che si sono diffuse nelle ultime settimane sono notizie “false e tendenziose”, eppoi aggiungono : “Le informazioni raccolte rimarrono nell’app e sarà il personale sanitario a chiedere al cittadino risultato positivo di sbloccarle per informare altre persone e attivare i protolli di prevenzione”.
Ora sarà da vedere se nelle Marche la sperimentazione di questo strumento tecnologico verrà accolta con favore dalla popolazione, e l’applicazione scaricata spontaneamente. La risposta debole che c’è stata sul territorio rispetto ai test seriologici affidati alla Croce Rossa – meno della metà dei 5400 residenti inseriti nella lista si è fatta l’esame del sangue – non fa sperare per un buon esito dell’operazione. Rischiando con cio’ di inficiare la validità e utilità dei dati sanitari raccolti nella regione.