San Benedetto, le misure per alleggerire Pronto Soccorso ed Urgenza

San Benedetto del T.(Ap).- «Non abbiamo la bacchetta magica, ma cerchiamo di mettere in campo tutte le azioni possibili per ottenere un risultato finale». Con queste parole il direttore dell’Azienda sanitaria di Ascoli Nicoletta Natalini ha introdotto una serie di riorganizzazioni dell’emergenza finalizzate a ridurre il sovraffollamento nel Pronto soccorso di San Benedetto e alleggerire la mole di lavoro in capo ai medici dell’emergenza.
Allo stesso tempo è stato spiegato come il trasferimento della Medicina d’urgenza sia legato ai lavori che dovranno essere svolti e che tra sei mesi si tornerà a pieno regime.
Gran parte dei Pronto soccorso italiani soffrono i problemi del sovraffollamento e della carenza di personale. Non ne è estrano il Madonna del Soccorso nonostante dal 2018 a oggi siano state effettuate 14 procedure di reclutamento di dirigenti medici e proprio giovedì di attende la nomina della commissione per il bando che ha visto arrivare 11 risposte da altrettanti professionisti interessati a lavorare al Pronto soccorso sambenedettese.
Reparto quest’ultimo che a oggi conta 8 dirigenti medici più il primario. Tanto da dover ricorrere ai medici delle cooperative per una spesa di oltre 661mila euro per lo scorso anno.

Il direttore AST Ascoli Nicoletta Natalini

Per superare il sovraffollamento si è pensato ai Fast track da applicare per la Geriatria e la Pediatria. In pratica i pazienti con codici verdi e azzurri, quindi non gravi, passeranno dal triage direttamente ai reparti di Geriatria e Pediatria. Con il Fast track non si aspetta più nella sala di attesa del Pronto soccorso e non si è più in carico ai medici dell’emergenza.
I codici arancioni e rossi, al di là dell’età saranno sempre presi in carico dal Pronto soccorso. Inoltre verrà assunto un urologo per le consulenze nel Pronto soccorso visto che assieme a quelle cardiologiche e chirurgiche sono le consulenze più richieste.
Sempre per ridurre i tempi saranno previste dimissioni tutti i giorni al fine di liberare posti letto, un assistente sociale si occuperà di accelerare le cosiddette “dimissioni difficili”, così come sarà eliminata la giornata di ricovero pre intervento, inoltre ci sarà una committenza con il privato accreditato, che dovrà avere sempre disponibilità di letti, quindi le varie cliniche private non potranno più tirarsi indietro davanti a una richiesta di ricovero che arriverà dall’ospedale e infine verrà chiesta una collaborazione con la Pneumologia di Ascoli.
Per quanto concerne la Medicina d’urgenza sarà trasferita al piano meno due insieme al Pronto soccorso e i posti letto passeranno da 13 a 8 ma dovrebbe essere una soluzione temporanea al fine di permettere i lavori per il completamento dei flussi d’aria. Cantiere che dovrebbe essere restituito tra sei mesi quando la Murg dovrebbe tornare a pieno regime anche se i timori ci sono tutti sul fatto che questi cinque posti letto siano persi per sempre e si vada verso un ridimensionamento dell’emergenza nonostante dovrebbe essere la vocazione del Madonna del Soccorso.
Alessandra Clementi

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