San Benedetto, le spese in bilancio. Da Regione no a Tirreno Adriatico

San Benedetto del T.(Ap).-  La Regione non eroga il contributo per la Tirreno Adriatico che quest’anno costerà al Comune ben 150mila euro. Un importo alle stelle che potrebbe far rivedere all’Amministrazione l’opportunità di mantenere questo evento per i prossimi anni. Si tratta di una delle tante uscite inserite nel prossimo bilancio di previsione che questa sera è stato discusso sul tavolo della commissione finanze.

E’ l’anno degli aumenti a seguito dell’adeguamento Istat all’8,1% che rispecchia i due terzi di quello reale. «Abbiamo fatto una scelta impopolare – ha affermato l’assessore al bilancio Domenico Pellei – nonostante avessimo aumentato la fascia di esenzione per i buoni mensa. Non abbiamo aumentato la tariffa dei parcheggi per i permessi dei residenti. Ma l’Istat incide anche sull’aumento Tari pari all’8% a fronte di un costo della Picenambiente di 13milioni di euro e in futuro si passerà alla tariffa puntuale per migliorare la raccolta differenziata accompagnata dalla tracciabilità del rifiuto con premialità. Abbiamo cercato di rimodulare l’aumento sui rifiuti applicando delle agevolazioni. Per la Picenambiente verrà costituito un nucleo di valutazione».

Tra le entrate del prossimo bilancio ritroviamo 18milioni di Imu, 13,6milioni di Tari, si prevede un aumento Irpef, il tutto per un totale di 39milioni complessivi. Da quest’anno anche il canone unico patrimoniale che raccoglie la tassa di occupazione suolo pubblico, per i mercati, occupazioni di cantieri edili e le tariffe per la pubblicità.

Proprio per i mercati è stato applicato uno sgravio del 10%. Minori invece si avranno dal canone unico dei mercati, per 330mila euro dalla Regione per la fine dell’emergenza Covid e 50mila euro in meno di fondi regionali che erano destinati alla Tirreno Adriatico, di conseguenza il Comune si trova a sborsare 150mila euro.

In sede di commissione non sono mancati attacchi come quello da parte del consigliere Luciana Barlocci che ha criticato: «La delibera sulle agevolazioni non ha senso. Tutti i bonus si basano sull’Isee e vorrei sapere dove passa l’iter per il riconoscimento del controllo pubblico della Picenambiente».

L’assessore Pellei ha risposto che le agevolazioni sono le stesse del Comune di Milano e che attraverso l’Isee sarebbe stato più difficile per i contribuenti richiedere gli sgravi.

Alessandra Clementi

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