San Benedetto del T. (Ap).- «Stiamo cercando di redigere un progetto al fine di utilizzare i fondi messi a disposizione per la sistemazione di Villa Rambelli». Parole del sindaco di San Benedetto Antoio Spazzafumo in merito al futuro di villa Rambelli che, attraverso il nuovo Piano della ricostruzione pubblica delle Marche, presentato dal commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 senatore Guido Castelli, ha intercettato 3,5 milioni per il risanamento di villa Rambelli.
L’amministrazione comunale ha intenzione di muoversi insieme al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che da anni si batte per restituire dignità a questa storica villa che da troppo tempo è stata lasciata senza una ristrutturazione. Si tratta di una dimora costruita intorno al 1870, dalla famiglia Cerboni, a ridosso dell’ospedale Madonna del Soccorso.
Nel 2001 il Comune ha ricevuto la villa attraverso un lascito con tutto quello che vi è dentro che secondo volontà testamentaria è da destinarsi ad attività culturali e sede museale, oltre il parco circostante di 11.600 metri quadrati, costituito da una gran varietà di essenze arboree, fondi rustici con case coloniche. Prima di arrivare a intercettare i fondi del sisma il Comune aveva perso il bando del Pnrr che metteva a disposizione risorse per i parchi e i giardini storici.
«A oggi – spiega l’assessore alla cultura Lina Lazzari – è presente un progetto di ristrutturazione che però risale a prima del sisma e quindi dovrebbe essere rivisto». Va mantenuta però la volontà del lascito e quindi la destinazione a museo da parte dell’edificio come da testamento. In merito alla ristrutturazione sarebbero necessari circa 6milioni di euro, visto che a seguito dell’ultimo sisma si è registrato il crollo di una parte del tetto. Il giardino, invece, attualmente viene impiegato dalla cooperativa sociale Anthropos che si occupa di disagio psichico. Se non fossero arrivati questi 3,5milioni di euro il rischio sarebbe stato che la villa potesse tornare di proprietà della Chiesa. Sventato questo pericolo ora però gli uffici comunali, magari coadiuvati da uno studio tecnico esterno, dovrebbero impegnarsi, nella progettazione dell’intero restauro dell’edificio.
Senza dimenticare che Villa Rambelli rimane un luogo molto amato tanto da essersi classificato al primo posto nelle Marche tra I luoghi del Cuore del Fai. Un censimento che ha totalizzato 7.400 voti e i Luoghi del Cuore che hanno ottenuto almeno 2.500 voti potranno partecipare al bando per la selezione degli interventi post censimento.
Sempre nel Piano della ricostruzione sono stati messi a disposizione 4,7milioni di euro per il vecchio Municipio di via Fileni. Intervento che verrà integrato con l’accordo raggiunto con l’Agenzia delle Dogane che intende ubicare in quell’antico edificio una sua importante sede. Obiettivo ottenuto con il determinante intervento del sottosegretario al Ministero dell’Economia Lucia Albano.
Alessandra Clementi