San Benedetto del T. (Ap).- La politica tributaria a San Benedetto si sposa con quella sociale promuovendo una manovra a favore delle famiglie numerose, dove il quoziente familiare assume un valore di ammortizzatore sociale.
Da qui le agevolazioni Tari messe in campo dall’Amministrazione comunale che riconosce sgravi fino al 25% alle famiglie numerose senza valutare il reddito. Manovra illustrata dall’assessore alle finanze Domenico Pellei all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione in giunta che approderà in consiglio comunale il prossimo 25 febbraio.
Il piano delle agevolazioni prevede una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei composti da 6 o più componenti. Una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per nuclei familiari composti da 5 o più componenti residenti in abitazioni di superficie pari o inferiore a 120 metri quadrati.
Le misure del Comune prevedono anche una diminuzione del 10% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da 3 componenti, di cui un adulto e due minorenni o da 2 componenti, di cui un adulto e un minorenne, dimoranti in alloggi di superficie pari o inferiore a 80 metri quadrati al 1 gennaio dell’anno di tassazione.
Lungomare
Sempre poi un 10% in meno per i nuclei familiari composti da 2 componenti, di cui almeno uno ultrasettantacinquenne. A seguire una riduzione del 15% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di 15 euro per nuclei familiari composti da un solo componente ultrasettantacinquenne alla data del 1° gennaio dell’anno di tassazione.
“Si tratta di una giusta perequazione- spiega l’assessore al bilancio Pellei – abbiamo introdotto riduzioni Tari modulate in base alla composizione dei nuclei familiari. Quindi non si guarda il reddito ma al valore della famiglia. Non si dovranno presentare domande per accedere alle agevolazioni ma saranno automatiche dal momento che abbiamo tutte le informazioni attraverso la nostra banca dati”.
Municipio
Dal Comune di San Benedetto anche un occhio di riguardo all’imprenditoria femminile e giovanile. Si riconosce infatti un’esenzione per la prima annualità di tassazione delle attività aperte nel corso del 2023.
E’ prevista anche una rimodulazione delle tariffe dei buoni mensa che assieme alle altre tariffe per i servizi a domanda individuale ha subito un aumento. Da qui l’aumento della fascia di esenzione totale da 7 mila a 10 mila euro di reddito Isee e il riconoscimento di una fascia intermedia da 10 mila a 20 mila euro di reddito Isee per aiutare le famiglie nel pagamento dei buoni mensa.
Alessandra Clementi