Ascoli.- Chi pensava che dopo la firma di un protocollo d’intesa per un tavolo di confronto permanente tra sindacati e Azienda sanitaria di Ascoli si fosse arrivati ad un tregua nei tesi rapporti tra le due parti si sbagliava. La pax armata è già finita, e le organizzazioni dei lavoratori della sanità pubblica picena tornano all’attacco. E in una nota parlano di “tensione sindacale alle stelle nell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli, dove ben otto sindacati su nove, in rappresentanza di oltre 1500 iscritti, da mesi, con strategie diverse, si contrappongono alla controversa organizzazione e gestione del personale posta in essere dall’attuale
Direzione la quale continua a trovare in un’unica organizzazione sindacale, dalla modesta rappresentanza, supporto e condivisione.”
FP CGIL, CISL FP, Nursing UP, FIALS e UGL Salute, preannunciano “un autunno particolarmente caldo” dal punto di vista sindacale per quella che loro ritengono una ” reiterata violazione di una pluralità di diritti degli oramai esasperati dipendenti : turni massacranti, inaccettabili carichi di lavoro, mobilità selvaggia, mancato riconoscimento di indennità e di emolumenti inaccettabile sottodimensionamento delle risorse finanziarie destinate alla sanità pubblica del territorio dove invece quella privata impera a danno
delle classi meno abbienti.”
I sindacati credono che Rappresentanti della Regione Marche non possano continuare “a girare la faccia dall’altra parte abbandonando al proprio destino la sanità del Piceno, che continua a rimanere la Cenerentola della regione”.