Sanità nel Piceno : guerra aperta tra sindacati e Regione Marche

Ascoli.- E’ guerra aperta tra i sindacati della sanità del Piceno e l’Asur e la Regione Marche. E questo perchè le organizzazioni dei lavoratori del settore pubblico lamenta una lunga serie di inadempienze da parte dei vertici dell’azienda sanitaria regionale circa il rispetto delle normative e degli accordi tra le parti. A cominciare dalla più volte richiesta perequazione tra i fondi assegnati alle Aree vaste delle province del centronord delle Marche e quella ascolana. Da qui l’attacco frontale dei sindacati confederali, Ugl e Fials e l’annuncia di clamorose iniziative di protesta.

“Lavoro straordinario imposto senza il pagamento di alcun compenso bensì indennizzato con riposi compensativi i quali – scrivono i sindacati-  cumulati alle giornate di ferie, hanno prodotto un credito, per tantissimi dipendenti, di oltre 90 giorni di congedo ordinario.E poi  turni di riposo cancellati, giornate di permesso autorizzate a condizione che i dipendenti non si allontanino dal comune di residenza, indennità per malattie infettive concessa non a tutti gli operatori del Reparto, ma solo a chi è costretto a rimanere a casa perchè infetto da COVID 19, retribuzioni inferiori a quelle dei colleghi delle altre Aree Vaste delle Marche a causa della mancata assegnazione di progressioni economiche orizzontali”,

Insomma un lungo e corposo cahier de doleances che non è stato affrontato negli ultimi mesi, e forse ora con il cambio degli assessorati rischia di subire un ulteriore rallentamento. Per Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fials e Rsu dell’Area Vasta 5 di Ascoli siamo in presenza di “disastrosi riflessi per la mancata applicazione, da parte della Regione Marche e dell’ASUR, della Legge Regionale n. 8 del 21/03/2017. Tanto da sembrare paradossale e grottesca  la circostanza che una Regione non applichi la legge che essa stessa ha emanato.”

Secondo i sindacati sono stati assegnati in 19 anni 28 milioni di euro in meno alla sanità pubblica del Piceno – pari a 13 mila euro per dipendente – e questo squilibrio deve essere azzerato o quantomeno fortemente ridotto. Altrimenti scatteranno scioperi e manifestazioni, promettono le organizzazioni sindacali.

MT

 

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