Osimo (An).- “Le sanzioni, al momento, nuocciono prevalentemente all’Unione Europea e soprattutto alla Germania e all’Italia che rappresentano, rispettivamente il 5,3 e il 2,2 della manifattura mondiale . “
Lo afferma l’analista di fama internazionale Demostene Floros (Centro Europa Ricerche) che giovedì 10 novembre, dalle 21, sarà a La Fonderia di Osimo nell’ambito della prima rassegna di Storia e geopolitica delle Marche “Kronokermesse!”. Al centro della discussione i temi del testo “Crisi o transizione energetica. Come il conflitto in Ucraina cambia la strategia europea per la sostenibilità”.
“Quand’anche fosse bloccata la speculazione, fattore che sarebbe senza dubbio positivo- sostiene Floros- tuttavia l’incremento dei prezzi rimarrebbe estremamente preoccupante, poiché i costi per l’energia risulterebbero comunque più che decuplicati rispetto a quanto pagavamo un anno e mezzo o due anni fa. A questi prezzi la nostra manifattura e le famiglie che devono pagare le bollette non resistono. Quindi noi rischiamo un processo di deindustrializzazione del Paese e del resto d’Europa che potrebbe coinvolgere anche quelle regioni il cui tessuto produttivo è composto di piccole e medie imprese come, ad esempio, le Marche”.