Ancona. – Era nell’aria e ora è ufficiale. I medici e dirigenti sanitari sciopereranno martedì 5 dicembre. La decisione congiunta che ha visto Anaao Assomed e Cimo-Fesmed al fianco in questa mobilitazione è figlia delle misure contenute nella legge di bilancio in discussione al Senato che – secondo i due sindacati ” non sono in grado né di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova né di soddisfare le richieste della categoria.”
Anche dalle Marche negli scorsi giorni si era alzata la voce di Daniele Fumelli, Segretario di Anaao Assomed Marche, nella quale si rivendicava un intervento sull’indennità di specificità medica e sanitaria per garantire un aumento degli stipendi di tutti i dirigenti e frenare dunque la fuga dei professionisti verso l’estero e il privato. “Invece – sostiene Asssomeda – si è deciso di aumentare le retribuzioni delle prestazioni aggiuntive per abbattere le liste d’attesa, misura che è destinata a non produrre risultati concreti.”
Accanto a questo il sindacato, nell’interlocuzione nazionale, aveva chiesto uno sblocco, anche parziale, del tetto alla spesa per il personale sanitario e un piano straordinario di assunzioni, e invece nessuno ne fa nemmeno cenno e risorse adeguate per il rinnovo dei contratti, e invece i 2,3 miliardi previsti riguardano l’intero comparto sanità e quindi risulta insufficiente per tutti.
«Auspicavamo – torna a dire Fumelli – un cambio di rotta che mettesse al centro il Servizio sanitario nazionale, e invece siamo stati bersagliati dal taglio dell’assegno previdenziale compreso tra il 5% e il 25% all’anno, una stangata che colpisce circa 50.000 dipendenti in tutta Italia e quota parte anche nelle Marche».