Ascoli Piceno 16 gennaio.- Il Governo ha accolto un ordine del giorno presentato dal deputato ascolano del Movimento 5Stelle, Roberto Cataldi che lo impegna a valutare una proposta che prevede la semplificazione delle procedure per la ricostruzione post-sisma, nei centri storici dei Comuni colpiti dal terremoto.
E ciò consentendo ai proprietari di immobili e fabbricati, anche in deroga alla normativa vigente, di ricostruire “ avvalendosi del materiale fotografico disponibile e affidando i lavori ad imprese di fiducia che dovranno operare adottando tecniche costruttive tali da garantire la stabilità e la sicurezza degli edifici, evitando nel contempo di realizzare opere che costituiscano un evidente danno alla bellezza del territorio.”
Tutto ciò, poi favorendo un “meccanismo premiale” a vantaggio delle imprese edili impegnate nei cantieri e mirando alla velocizzazione della ricostruzione a beneficio dei residenti e dei cittadini delle aree del cratere.
“Ho già rappresentato all’Esecutivo – spiega l’avvocato Cataldi, membro della Commissione Giustizia – la possibilità di adottare una procedura che possa spostare i controlli dalla fase preliminare alla fase di esecuzione dei lavori. Tale meccanismo potrebbe incentrarsi sulla SCIA (Segnazione certificata di inizio attività : ndr) che darebbe modo di avviare subito la ricostruzione pur garantendo un controllo pubblico durante la fase esecutiva delle opere”.
E’ ancora presto per dire se tale proposta verrà adottata , diventando operativa sul territorio. Ma di certo testimonia della volontà di alcuni rappresentanti marchigiani in Parlamento di agire rapidamente, con soluzioni tecniche specifiche, per accellerare l’uscita dall’emergenza post-sisma nelle zone disastrate e far ripartire la vita sociale ed economica nelle comunità che sono in maggiore difficoltà.
Così come accaduto, è forse il caso di ricordare con la cosiddetta e contestata “sanatoria” per gli abusi edilizi non superiori al 20% dei volumi dei fabbricati, accolta positivamente da tecnici e ordini professionali perché volta ad avviare concretamente i lavori di sistemazione delle abitazioni lesionate in decine di paesi e borghi di montagna. Una sanatoria che secondo i Geometri di Ascoli non era nemmeno tale, perché già prevista nel Piano Casa degli anni scorsi, e che forse qualcuno aveva dimenticato. Una norma questa, che riguarda interventi sulle case che lo stesso Cataldi, in un incontro pubblico ha definito “irregolarità” edilizie e non abusi. Naturalmente, non mettendo tutti d’accordo…