Senigallia (An).- I residenti e gli operatori economici di Senigallia sono tornati a protestare pubblicamente oggi, al Ponte degli Angeli per i ritardi negli interventi di ripristino della situazione, a 6 mesi dall’alluvione che ha colpito la città e tutto il nord delle Marche.
L’evento provocò 13 vittime e danni stimati per 3 miliardi di euro. Cittadini e imprese hanno chiesto che dopo tante promesse politiche – tra cui stanziamenti annunciati di centinaia di milioni da parte del Governo – si passi ai fatti e si cominci l’opera di sistemazione. Mettendo in sicurezza prima di tutto gli argini dei fiumi Misa e Nevola, che con le loro esondazioni provocano da tempo distruzione e morte. Il Comitato tra i 2 fiumi ha denunciato la presenza di molti detriti, alberi e sabbia nel corso dei due torrenti, sollecitando lavori che puliscano gli argini per evitare che il disastro di settembre si possa ripetere. Da segnalare che molte attività commerciali di Senigallia restano ancora chiuse a causa dei danni provocati dall’alluvione. mt