Il digital divide è un problema che coinvolge attualmente molti paesi del mondo: secondo i dati di settore, nell’arco di dieci anni (dal 2007 al 2017) la percentuale dei nuovi accessi a Internet nel mondo si è dimezzata, passando precisamente dal 12% al 6%. Vediamo quindi cosa comporta questa situazione e in che modo è possibile rimediare.
Cos’è il digital divide e cosa comporta
Con l’espressione “digital divide” si indica il divario che si viene a creare tra le persone che hanno un accesso effettivo alle tecnologie e chi invece non ce l’ha, in maniera totale o parziale che sia. Tale divario non implica solo una situazione di arretratezza tecnologica, ma anche sociale ed economica, ed è per questo motivo che sta destando molta preoccupazione in tutto il mondo, Italia compresa. Il Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite ha infatti considerato l’accesso a Internet un diritto fondamentale dell’uomo, per l’importanza che questo ha nella vita quotidiana della nostra società attuale. Diventa quindi fondamentale l’intervento da parte dei governi, che dovranno rendere più accessibile l’uso delle risorse tecnologiche nei paesi di riferimento in modo da coinvolgere tutte le fasce della popolazione ed eliminare questo preoccupante “gap” socio-culturale.
Il digital divide in Italia
Per quanto riguarda l’Italia nello specifico, il divario digitale colpisce il 25% delle famiglie; ciò vuol dire che una famiglia su quattro in Italia non dispone di una connessione Internet. Tale mancanza non limita solo l’accesso alle informazioni e alle risorse disponibili in rete, ma di fatto finisce per tagliare fuori chi non ha la possibilità di connettersi, con tutte le conseguenze pratiche che una situazione simile comporta.
Molte volte questo “spacco” dipende da problemi puramente tecnici, causati dal mancato raggiungimento di alcune aree del Paese da parte delle connessioni cablate. Chi risiede in queste zone (chiamate “aree bianche”), però, può ricorrere all’uso di connessioni di diverso tipo, pensate proprio per permettere l’accesso a Internet in mancanza di collegamenti via cavo. Sul mercato ci sono infatti alcuni operatori (Linkem ne è un esempio) che mettono a disposizione degli utenti delle connessioni ADSL senza linea telefonica e permettono dunque di sfruttare tutte le risorse della rete anche nel caso in cui non si abbia la possibilità di utilizzare la connessione tradizionale.
Diversi tipi di digital divide
Il digital divide non dipende solo da ostacoli di tipo infrastrutturale. In molti casi, infatti, il mancato accesso alla rete è dovuto alla scarsa alfabetizzazione digitale: chi non conosce le potenzialità della tecnologia finisce infatti per non comprendere o sottovalutare le maggiori possibilità di inclusione sociale, e il risultato di ciò è una sorta di autoeliminazione, che non può che nuocere al già preoccupante stato di isolamento in cui versano alcune aree del mondo e della stessa Penisola.