Ancona 20 novembre.- “Signor Prefetto desidero segnalare che il congelamento da parte vostra del provvedimento regionale con il quale si consentiva di poter accedere ai c.d. “servizi alla persona” ( parrucchieri, estetisti ect : ndr) nei Comuni limitrofi a quello di residenza o domicilio ha suscitato malcontento e proteste da parte di alcuni Sindaci, soprattutto di quelli dei Comuni di minor dimensione demografica, nei quali molte volte questi servizi non sono presenti”
Ecco come comincia la lettera firmata da Valeria Mancinelli, Presidente di Anci Marche indirizzata al Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto e per conoscenza ai Prefetti delle altre province e al Governatore regionale Acquaroli.
La sindaca di Ancona ritiene che “ le misure stabilite per consentire il corretto svolgimento dei servizi diano sufficienti garanzie per la tutela dei clienti e degli stessi operatori, indipendentemente dal fatto che il fruitore del servizio provenga dal territorio dello stesso comune o da uno limitrofo.”
Eppoi aggiunge : ” rivolgo caloroso invito alla Regione Marche perché, in piena sintonia con la Prefettura dorica e le altre Prefetture e con Anci possano essere individuati i protocolli idonei per rendere possibile la mobilità anche in Comuni diversi da quelli di residenza o domicilio, per poter accedere a questi servizi”.
Sulla questione interviene anche Cna di Ascoli Piceno, che in sinergia con la direzione nazionale ha scritto al Premier Conte e al Ministro Patuanelli per chiedere di “riconoscere ai cittadini la possibilità di compiere spostamenti tra comuni limitrofi o contigui per raggiungere le attività artigiane di servizi alla persona e di servizi alla comunità di propria fiducia utilizzando per le trasferte il prescritto modulo di autocertificazione anche nelle zone arancioni e rosse”.
L’associazione artigiani segnala anche un caso limite, prodotto da questa situazione . Quello di una parrucchieria di Castel di Lama, nella vallata del Tronto. L’attività si trova nella frazione di Villa Sant’Antonio, che è la zona a sud della statale Salaria ma all’interno nel territorio comunale di Ascoli. “ Il principale flusso di clientela – ricorda Cna – ovviamente deriva dal tessuto urbano del paese. Il problema sta nel fatto che essendo da un lato della via, l’attività risiede tecnicamente nel comune di Ascoli Piceno, frazione Villa Sant’Antonio. Attraversando la stessa via, dal lato opposto il comune diventa quello di Castel di Lama…”
E quindi se l’attraversi per andare dal tuo parrucchiere, non rispette le norme..
foto Cna