Servigliano (Fermo) 10 gennaio.- “Se ci avessero ascoltato, aprendo una sede a Comunanza ed un’altra a Servigliano o Montegiorgio la tragedia della morte della bimba di 6 anni nell’incendio della sua casa non sarebbe accaduto”.
Lo scrivono in una dura nota di protesta i sindacati dei vigili del fuoco, Cgil-Cisl Uil, Confsal e Fns. “La sede distaccata di Amandola è inadeguata per gli interventi – sostengono – e lo studio inviato ai vertici regionali e nazionali del Corpo già nel dicembre 2010, in cui si indicava la necessità di due sedi tra Comunanza e la Valtenna, è stato ignorato. ”
I sindacati ricordano il progetto del Ministero dell’Interno denominato “Italia, soccorso in venti minuti”, e affermano che esso pur essendo “condivisibile, non ha fatto i conti con i campanilismi e gli interessi politici locali. Raggiungere Servigliano, dove è avvenuta la tragedia, da Fermo o Amandola – proseguono – ha richiesto tempi molto maggiori di 20 minuti, e la disgrazia si sarebbe potuta evitare se ci fossero state sedi e mezzi più vicini. Due sedi sul territorio che noi continuiamo a richiedere con forza”.
Le organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco di Ascoli e Fermo sono in stato di agitazione da ottobre 2019 proprio per l’attivazione dei distaccamenti di Comunanza e Servigliano. E si preparano ad uno sciopero ad oltranza nel caso sulla questione non fossero fornite ancora risposte.