Il Sindaco di Macerata Romano Carancini (Pd) ha esposto due bandiere, una italiana e una francese, dal suo ufficio a palazzo Conventati, sede del Comune, per ribadire l’amicizia tra i due Paesi. Il gesto è stato subito stigmatizzato dal Movimento 5Stelle.
“E’ un atto fuori luogo, che contravviene ad una legge, il DPR 121/2000, che disciplina l’esposizione delle bandiere di Stati Esteri e che a Cuneo, per un episodio simile, ha visto il prefetto intervenire, ma soprattutto è una manifestazione di solidarietà di cui non c’era bisogno” sostiene
Mirella Emiliozzi, deputata pentastellata alla Camera e in commissione Esteri.
“Non stiamo mettendo in dubbio l’amicizia con il popolo francese, ma stiamo cercando di cambiare il dialogo con la Francia seguendo una sana dialettica politica a proposito di questioni essenziali e fondamentali per il nostro Paese. Perché parlare con i gilet gialli – è convinta la parlamentare marchigiana-
capire il perché delle loro battaglie, perché parlare di Africa, parlare di un colonialismo che non lascia che un Paese riesca a svilupparsi in modo sano e sostenibile, parlare di Costa d’Avorio, di imperialismo, è parlare di Italia. ‘
Per la Emiliozzi poi ‘quando capiremo che ci stiamo ribellando ad un sistema marcio, facendo di tutto per rimettere in piedi i rapporti internazionali e all’interno dell’Unione Europea, all’insegna dell’equilibrio e del rispetto reciproco, quando capiremo che stiamo alzando la testa per costruire un mondo diverso, quando capiremo che l’amicizia tra i Paesi si costruisce con un dialogo onesto e in un rapporto “win-win”, in cui entrambi cedono su qualcosa per arricchirsi, quando capiremo che il Pianeta ci sta dicendo che il tempo è adesso, perché domani è già tardi, allora capiremo che non c’è bisogno di esporre bandiere per ribadire una posizione e dire si al dialogo”.