Ancona 28 gennaio.- La dotazione del bando per gli aiuti agli investimenti produttivi nelle aree sisma è passata dagli iniziali 10 milioni agli attuali 22 milioni di euro. Lo rende noto Confindustria Marche, che da tempo ha avviato un costante confronto con la Regione per sostenere le richieste del sistema economico locale, a favore di una ripresa delle zone più colpite dal terremoto. L’ultimo incontro è stato quello tra l’assessora alle attività produttive Manuela Bora (nella foto) e la dirigente dell’organizzazione degli industriali, Patrizia Sopranzi. Al centro del nuovo confronto – che segue quelli tra il presidente Sergio Schiavoni e il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, oltre che con tutti gli esponenti della Giunta regionale – le risorse comunitarie e gli interventi previsti per favorire lo sviluppo del sistema imprenditoriale del territorio.
E secondo Confindustria, tale metodo ha funzionato. “I riscontri ci sono – afferma Schiavoni- a cominciare dalla dotazione del bando per gli investimenti nel cratere sismico, che è più che raddoppiata, passando da 10 a 22 milioni. Pur apprezzando però lo sforzo della Regione in tal senso – prosegue il presidente degli industriali – dobbiamo ricordare che le richieste di agevolazioni ammontano a oltre 56 milioni di euro e che – se tutte finanziate – dovrebbero generare investimenti per oltre 172 milioni di euro, ed attiverebbero quasi 800 nuove assunzioni, nella stragrande maggioranza a tempo indeterminato. Un segnale positivo da parte delle aziende che risiedono nelle aree del cratere e che andrebbero quindi ulteriormente supportate “.
Dal canto suo l’assessore Borsa sottolinea che “ il metodo della concertazione e condivisione delle scelte strategiche con i principali stakeholders sia di fondamentale importanza e l’azione dell’amministrazione regionale è stata improntata in tale direzione . Se si lavora insieme possiamo affrontare e vincere le sfide che abbiamo di fronte per ritornare a crescere e soprattutto per rivitalizzare le aree del nostro territorio profondamente colpite dal terremoto. “