Autocertificazione presentata da un progettista per la ricostruzione ‘leggera’ e privata, deroga al Codice degli Appalti per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata fino a 5 milioni di euro per le opere pubbliche, e assunzione di altri 100 tecnici da impiegare negli Uffici speciali sul territorio. E’ quanto chiede al Governo il Presidente della Regione Luca Ceriscioli per accellerare la ricostruzione post-sisma. Le proposte verranno presentate direttamente al Sottosegretario Vito Crimi, sperando che poi vengano acquisite sul piano legislativo. “Prima facciamo partire le opere – ha ribadito il Governatore, a margine di un incontro con la stampa – e poi faremo i controlli.”
Una posizione che sebbene sarà condivisa da associazioni, operatori economici e forse sindaci, non è certo gradita ad alcuni sindacati come la Cgil di Macerata, che ha già lanciato l’allarme sul rischio di infiltrazioni mafiose nella Ricostruzione. Ora sarà da vedere se il Governo Conte, per il tramite del Commissario Farabollini le farà proprie, o se passerrano ancora altri mesi prima di trovare un accordo. Di certo la Ricostruzione pesante nel Cratere sismico deve ancora partire e molti primi cittadini lamentano una scarsa velocizzazione delle procedure, così come promesso dal nuovo Esecutivo gialloverde. Di certo comunque, il Presidente della Regione si è reso conto che così non si può andare avanti. E che se non si interviene sia sul piano normativo ( deroghe ) sia su quello operativo ( personale e tecnici) ci vorranno 30 anni per arrivare al termine del percorso. Ma le elezioni regionali ci sono l’anno prossimo..