Ascoli.-. “Il Commissario Castelli fa tagli del nastro ogni giorno per opere che si avviano con fondi sisma stanziati dai precedenti Governi, non dal suo suo. Anzi il Governo Meloni e la stessa Regione Marche stanno mettendo i bastoni tra le ruote a cittadini e imprese dell’area del cratere.”
Lo ha detto oggi ad Ascoli il consigliere regionale del Pd Anna Casini, nel corso di una conferenza stampa sul tema del ricostruzione post-terremoto, alla quale hanno partecipato il deputato Dem Augusto Curti e il capogruppo consiliare Francesco Ameli.
“La legge urbanistica regionale ha tagliato le norme previste nel Piano Casa che sanavano alcuni piccoli abusi edilizi nelle zone colpite dal sisma, per velocizzare le pratiche e accedere ai finanziamenti. Questo – ha aggiunto la Casini – sta creando grandi problemi non solo ai residenti in quelle aree ma anche ai tecnici e ad Comuni che non sanno come interpretare ora le norme di settore. E le Province hanno anche avanzato richieste di chiarimenti per poter intervenire.”
Insomma, per il consigliere Pd una decisione che aumenta le difficoltà burocratiche di cittadini ed enti, invece di diminuirle.
Ma la modifica introdotta con la legge urbanistica non è certo la questione più rilevante in relazione alla ricostruzione ad Arquata, Montegallo e aree limitrofe.
“Con l’ultimo decreto – ha ricordato il deputato Augusto Curti- il Governo Meloni ha respinto la nostra proposta di prorogare i termini per la chiusura dei lavori nel cratere al 2029, lasciando la scadenza al 2025. Una scelta che metterà in crisi moltissime realtà, perchè molti progetti di riqualificazione che sono stati approvati di recente o lo saranno nel 2024, non potranno consentire la conclusione delle opere entro due anni o meno ancora. Con la conseguenza che molti proprietari dovranno accollarsi pure un debito per le spese rimanenti, con mutui che forse non potranno neppure ottenere”.
Per Curti, al contrario di quanto fatto da tutti i Governi precedenti dal 2016 in poi, “l’Esecutivo Meloni non ha stanziato alcuna risorsa in più per le aree terremotate. Ed ha lasciato anche le Marche fuori dalla Zona Economica Speciale, respingendo tutte le proposte del Pd e frenando una ripresa del tessuto economico-sociale fondamentale quanto la ricostruzione degli edifici e delle strutture.”
Secondo il parlamentare Dem, ex sindaco di Force, nel 2024 non si prevedono neppure fondi per la stabilizzazione del personale degli uffici speciali o assegnati agli enti locali, con il rischio che molti tecnici lascino il loro posto di lavoro per trovare impieghi più sicuri. E così rallentando quel programma di rinascita e rilancio dei territori montani che già sta scontando ritardi non indifferenti.
“E la Regione Marche davanti a questa situazione è completamente assente – ha chiosato Anna Casini. Un atteggiamento assurdo che fa il paio con quello del Governo nazionale, che sembra lontano dalle problematiche del territorio ascolano e di tutte le aree marchigiane danneggiate dal terremoto del 2016”.
mt