Ascoli.- Nelle Marche si riscontrano difficoltà a trovare competenze digitali relative all’utilizzo delle tecnologie di internet e alla gestione e produzione di strumenti di comunicazione visiva e multimediale. E nel 2022 in 2 province su 5 sarebbe stato possibile inserire oltre 3.000 figure con un profilo digitale, ma per oltre la metà dei casi è risultato complicato reperirle.
Lo sostiene la Camera di commercio, nel presentare l’evento dello SMAU in versione marchigiana, che si terrà giovedi 29 giugno ad Ascoli presso il Teatro dei Filarmonici. Spiega il presidente dell’ente, Gino Sabatini : “In un’area industrializzata come la nostra il tema dell’innovazione e segnatamente delle competenze digitali diventa decisivo. Per rinnovare e supportare il manifatturiero le tecnologie non bastano: alle aziende servono le conoscenze e le abilità”.
Secondo il presidente della Camera di Commercio, la soluzione non può essere immediata e semplice, ma frutto di una vigilanza e una attenzione continua al fronte formazione : “La preparazione sul fronte green e digitale deve attraversare i programmi di tutte scuole, e naturalmente avere un posto in primo piano in quelli degli ITS.. Ne abbiamo quattro nelle Marche, altri possono nascere, ma gli iscritti continuano ad essere pochi. Da un’indagine dell’ITS Academy alle imprese italiane servirebbero diplomati ITS per 50mila posizioni, i ragazzi diplomati sono appena 5mila, c’è un rapporto di 10 a 1, un gap che esiste anche nelle Marche e che deve essere colmato”.
Che nelle Marche ci sia bisogno di competenze digitali lo dimostra anche il successo riscosso dalla misura dei voucher digitali 4.0 per un ammontare di 800.000 euro messi a disposizione dalla Camera di Commercio e dalla Regione Marche per le micro, piccole e medie imprese che per acquisire servizi di assessment, consulenza , progettazione e formazione, nonché per l’acquisto di beni e servizi strumentali (hardware e software) finalizzati alla implementazione di una o più delle tecnologie digitali previste dal Piano Transizione 4.0.
Le start up innovative marchigiane iscritte alla sezione speciale Registro Imprese sono 320, concentrate soprattutto nei settori di manifattura e servizi alle imprese; a fine 2022 69 risultavano a titolarità femminile (con incidenza di poco più del 17% sulla totalità delle start up).