Fermo.- Violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari negli apiari. E’ quanto è stato accertato su 3 apicoltori dell’ascolano e del fermano dalle unità operative di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle Ast di Ascoli e Fermo, e dal nucleo investigativo di Polizia ambientale dei Carabinieri forestale di Ascoli, coadiuvato dai nuclei di Amandola, Comunanza, Castignano, San Benedetto e Fermo.
L’operazione di prevenzione sull’uso illecito di sostanze farmacologicamente attive negli apiari provinciali, denominata Apifarm, è partita da un’attività investigativa condotta dai Carabinieri forestali i cui esiti sono stati poi segnalati ai Servizi veterinari delle Aziende sanitarie territoriali di Ascoli e Fermo.
Durante l’operazione sono stati ispezionati diversi apiari e su quattro di essi, appartenenti a 3 apicoltori, è stato accertato l’utilizzo di pratiche empiriche e illecite, consistenti nell’uso di strisce di legno impregnate con cocktail di sostanze chimiche vietate posizionate all’interno degli alveari, giustificato come trattamento di una malattia parassitaria delle api causata dall’acaro Varroa destructor.
“Tali pratiche ‘fai da te’ – spiega il Servizio veterinario dell’Ast di Ascoli -, pur non avendo avuto ripercussioni sulla qualità igienico-sanitaria del miele essendo eseguite in periodi distanti dalla smielatura, costituiscono una violazione delle norme sul corretto utilizzo dei medicinali veterinari negli apiari e possono compromettere la salute delle api, con conseguenze negative sul loro benessere, sulla biodiversità e sugli ecosistemi rurali”.
Per i fatti accertati sono state comminate sanzioni per un totale di oltre 80 mila euro.