Ancona.- Spopolamento e desertificazione bancaria: questi alcuni argomenti che saranno affrontati nel convegno “Le radici & ii futuro: le BCC per uno sviluppo partecipato delle Comunità in programma il 23 settembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Organizzato dalla Federazione Regionale delle BCC con il Patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche, l’evento sarà l’occasione anche per immaginare proposte e soluzioni al problema
Molte le presenze confermate, tra gli altri, oltre al sindaco di Ancona Daniele Silvetti, la sottosegretaria all’Economia e alle Finanze on. Lucia Albano, il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli, il presidente del consiglio regionale Dino Latini. Una giornata di lavoro alla quale parteciperanno i massimi esponenti nazionali e locali delle BCC per confrontarsi con la politica regionale, i sindaci dei territori dove insistono le sedi delle BCC, una rappresentanza dei piccoli comuni delle Marche, le Associazioni di categoria, l’Università. Come spesso viene sottolineato lo spopolamento delle aree interne della regione è un problema serio e complesso al quale si sta cercando di dare risposte, da più parti, il più possibile concrete e questo convegno, con il patrocinio del Consiglio Regionale, va proprio in questa direzione. La riflessione sulla complessa quanto importante questione è sicuramente giustificata dalla necessità politico sociale di intervenire per produrre quelle risposte che queste zone e i propri abitanti chiedono.
Rivitalizzare questi territori mantenendo i servizi essenziali quali lavoro, scuola, trasporti, sanità è un impegno che riguarda tutti: dalla politica al credito anche perché meno credito, meno imprese, meno lavoro, meno giovani. “La cosiddetta “desertificazione bancaria”, con il suo impulso indiretto allo spopolamento, soprattutto delle zone interne, trova nelle Banche di Credito Cooperativo un autentico baluardo di difesa del territorio- dichiara il direttore della Federazione delle BCC Ennio Di Foglio – Se è vero che il 15% del territorio marchigiano ne è stato colpito, le BCC sono in controtendenza e in alcuni Comuni le uniche ad essere presenti come vere Banche di e per la comunità”.
Nelle BCC, infatti, l’utile prodotto viene per gran parte accantonato e non distribuito agli azionisti, diversamente da quanto accade nelle banche lucrative (società per azioni), istituite espressamente per produrre reddito da destinare agli azionisti sotto forma di dividendi. Per questo le BCC, da oltre cento anni, con i loro valori e principi, sono “diverse” e a tutela del territorio. L’incontro sarà moderato da Debora Rosciani di Radio 24 il sole 24 ore.