Jesi (An) – E’ Giacomo Mattioli, 42enne fanese manager aziendale e Responsabile della Formazione in materia di sicurezza sul lavoro, il neo presidente del Csi Marche. L’elezione si è svolta sabato 27 febbraio in videoconferenza, alla presenza del Presidente uscente, Tarcisio Antognozzi, del Presidente Nazionale Vittorio Bosio, dell’Assistente Ecclesiastico Nazionale Don Alessio Albertini, del Presidente CONI Marche Fabio Luna e dei rappresentanti regionali di UISP e US Acli.
Colonna portante del Csi Pesaro-Urbino da oltre un decennio e con già 8 anni di esperienza a livello regionale nei quali ha ricoperto (nell’ultimo quadriennio) anche il ruolo di vice dello stesso Antognozzi, a Mattioli spetterà il compito di proseguire nel lavoro svolto dai suoi predecessori e di ridare fiducia ad un mondo, quello sportivo, che continua a fare i conti con gli strascichi devastanti che il Coronavirus ha portato con sé e che per quanto riguarda il Centro Sportivo Italiano Marche conta circa 400 società affiliate.
Mattioli, primo esponente del Comitato pesarese della storia a ricoprire questo incarico, ha elencato in assemblea i punti caratterizzanti del programma, tutti focalizzati al desiderio di un maggiore protagonismo a livello nazionale, da raggiungere impostando una nuova fase di dialogo interregionale con tutto il centro Italia per farsi trovare pronti, tutti, quando la ripartenza sarà reale e non utopistica com’è stata in questi mesi.
“Credo di non sbagliare – afferma Mattioli – definendo questo mandato il più difficile ed importante di sempre, dopo quello del 1944. Ho scelto di candidarmi per dare continuità e premiare l’esperienza del Consiglio Regionale uscente e per dar voce al nostro territorio come e più forte di prima, portandolo ad essere protagonista della vita del CSI anche a livello nazionale. Voglio che le Marche siano inserite al centro di un nuovo grande progetto di Centro Italia: sta nascendo una nuova fase di dialogo e relazioni, dalla Toscana al Molise, per operare uno scambio di esperienze e di competenze che sono un patrimonio per tutta l’Associazione e che possono generare un notevole arricchimento per il nostro territorio. In questa fase – spiega Mattioli – dobbiamo avere il coraggio del cambiamento e cogliere opportunità nuove per il futuro”
Nella foto : Mattioli con presidente nazionale Bosio