Macerata .- Nella Legge di Bilancio 2021 non ci sono le attese proroghe agli adempimenti e ai versamenti tributari per i cittadini e le imprese che operano nelle zone del cratere sismico. E da gennaio si dovrebbe pagare l’Irpef sui fabbricati danneggiati o distrutti.
La preoccupazione delle imprese edili, a questo punto concreta, è quella di trovarsi a dover gestire dal primo Gennaio 2021 una pesante tassazione che rallenterebbe ancor di più la ricostruzione stessa. E, soprattutto, metterebbe in ginocchio il comparto.
Dopo l’assessore regionale al bilancio, Guido Castelli, ed altri esponenti delle istituzioni locali e delle associazioni, sulla questione interviene anche Giuliano Fratoni, Presidente settore Edilizia di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo: “Comprendiamo le difficoltà in cui si trova ad agire il Governo, con una pandemia che ha richiesto ulteriori sforzi, ma il rischio è di andare a penalizzare un territorio come quello del cratere, che sappiamo quanta fatica sta facendo per rialzarsi. La mancanza di proroghe è una mannaia per le nostre comunità e per le aziende che stanno lavorando con grande impegno in un periodo così complesso”.
È lo stesso report circa la ricostruzione, del resto, che impone decise azioni di sostegno.
Per Pacifico Berrè, Responsabile Sviluppo e Categorie di Confartigianato, “i dati sulla ricostruzione parlano chiaro: fermare le proroghe significa stoppare un processo avviato con tanto lavoro. L’augurio è che lo Stato centrale sia attento e faccia un passo in avanti”.
Al 20 Novembre 2020, infatti, solo l’1% delle pratiche presentate agli uffici per interventi su danni pesanti hanno visto la conclusione del proprio iter nel Maceratese e nell’Ascolano (0% nel Fermano). Mentre è ancora molto indietro il ripristino e la ricostruzione di immobili produttivi. Meglio la situazione per quanto riguarda i danni lievi registrati da privati e Amministrazioni Pubbliche, ma i progetti portati a conclusione sono ancora insufficienti.