Ascoli.- Venerdì 8 marzo dalle ore 17,30 presso la Sala “Morgante”, dell’Istituto Regina Apostolorum ad Ascoli Piceno si terrà l’evento di conclusione della seconda edizione del progetto Inter-diocesano “Le radici del Futuro 2” sostenuto da Caritas italiana e Caritas Bergamasca a favore dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Si tratta di un progetto partito da lontano e che vuole arrivare ancora più lontano, che ha coinvolto tre diocesi del sud delle Marche: Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto – Ripatransone -Montalto.
Infatti dopo l’emergenza sisma, in cui le Caritas si sono impegnate in prima linea con l’ausilio del NOE (nucleo operativo emergenze), hanno avviato un percorso formativo di co-progettazione, sostenuto da Caritas Italiana e che ha trovato un suo terreno di applicazione proprio nel progetto “Radici del futuro”.
Il vescovo di Fermo
L’obiettivo del progetto, avviato con la prima progettazione a marzo 2020, rifinanziato nel 2022 con la seconda progettazione è stato quello di offrire un supporto e una vicinanza concreta agli abitanti dei luoghi del “cratere” attraverso azioni diversificate. Tra queste la mappatura dei territori per rilevazione bisogni, l’ascolto attivo, il supporto psicologico, supporto genitoriale, formazione, supporto per l’inserimento lavorativo , animazione per bambini e adolescenti, supporto didattico e laboratori esperienziali per giovani e famiglie.
All’evento saranno presenti all’incontro i tre vescovi delle tre diocesi impegnate nella progettualità: Mons. Giampiero Palmieri, Arcivescovo della diocesi di Ascoli Piceno, Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo della diocesi Fermo e Mons. Carlo Bresciani, Vescovo della diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto.
Saranno presenti all’evento anche una delegazione di Caritas Italiana, Caritas Marche, Caritas Bergamasca, i direttori delle Caritas diocesane, operatori e volontari della rete Caritas e tutti i partner che hanno condiviso questa ambiziosa co-progettazione.
La presentazione delle attività e la condivisione dell’impatto del progetto elaborato dall’equipe inter-diocesana sarà l’occasione per una riflessione condivisa e partecipata che sarà alla base dell’attenzione che la Chiesa pone per le aree interne ed in particolare per le zone colpite dal terremoto.
foto : il vescovo di Ascoli, mons. Gianpiero Palmieri