Ascoli. Il programma “Di là dal fiume e tra gli alberi” è un racconto del “Paese Italia” attraverso alcuni territori di “confine” o alcune arterie con l’intento di far emergere il suo nascosto, la sua anima, quella dei suoi abitanti, al di là delle apparenze da cartolina, con uno sguardo attento ma insieme ironico e disincantato, sempre rispettoso dell’identità, del pensiero e della cultura del luogo.
La puntata in onda domenica 26 settembre alle 21.15 su Rai5, si apre con la seconda puntata del documentario in prima visione “Il grande salvataggio delle balene”.
Alle 22.10 poi, va in onda il documentario in prima visione “Tronto, il vecchio confine” di Luigi Maria Perotti. L’ultima parte del fiume Tronto, scorre lungo la valle che divide Marche e Abruzzo. Questo corso d’acqua per centinaia di anni ha segnato uno dei confini più importanti della storia. Per Dante era il confine meridionale del regno di Carlo Martello. Per Ludovico Ariosto quello del marchesato di Rinaldo, cugino e rivale dell’Orlando furioso. Per centinaia di anni ha segnato il punto in cui finiva il regno pontificio ed iniziava quello che si sarebbe chiamato prima Regno di Sicilia, poi di Napoli e infine Regno delle due Sicilie.
Dopo l’unità d’Italia, il Tronto è diventato lo spartiacque tra il Nord ed il Sud della penisola. In questa puntata, Luigi Maria Perotti ha percorso l’ultima parte di questo vecchio confine dimenticato per raccontare le storie delle persone che vivono tra gli alberi, al di là del fiume.
Il viaggio parte dalla fortezza di Civitella, l’ultima parte del Regno dei Borboni ad essere entrata a far parte dell’Italia unita, per arrivare alla Sentìna, una zona umida alla foce del Tronto, dove un tempo sorgeva l’antica Truentum. Truentum era un porto fluviale che i romani avevano costruito per approvvigionarsi di sale, uno dei beni più preziosi dell’antichità. Oggi non esiste più e gli abitanti della zona, sia in Abruzzo che nella Marche stanno lottando per difenderla dall’incuria e dalla speculazione edilizia. Di questo ed altro parlerà il documentario di Luigi Maria Perotti, in onda su Rai 5.