Ancona.- In Italia 40 incidenti sul lavoro al giorno dove i più penalizzati sono giovani e precari in un mercato del lavoro che vede meno del 10% dei contratti attivati nell’ultimo anno a tempo indeterminato. Una situazione preoccupante, quella marchigiana, simile comunque a quella delle altre regioni italiane.
Per protestare contro questo stato di cose, Cgil e Uil “in assenza di risposte da parte del Governo nazionale” hanno dichiarato quattro ore di sciopero generale per domani, giovedi 11 aprile ( 8 ore ore nell’edilizia, legno, laterizi).
Nelle Marche sono previste 5 manifestazioni nei capoluoghi di provincia. Si terranno ad Ancona, dalle 10, con corteo da piazza della Repubblica a piazza del Plebiscito dove si svolgerà un flash mob in ricordo dei morti sul lavoro nelle Marche nel 2023.
Ma anche a a Pesaro, dalle 10.30, in piazza del Popolo, a Macerata, in piazza della Libertà, a Fermo, dalle 9, in corso Cavour, ad Ascoli Piceno, dalle 10, in piazza Arringo.
Lo sciopero generale è stato indetto per chiedere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, salari e pensioni dignitosi e una riforma fiscale all’insegna dell’equità e della giustizia.
Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, sottolinea che “si sciopera perché, ancora oggi, non c’è un tavolo di confronto a livello nazionale e regionale. Le proposte del ministro Calderone, oltre al fatto che non state condivise dai sindacati, non vanno nella direzione da noi auspicata. E’ tempo di agire con investimenti, a partire dalle assunzioni di migliaia di ispettori”.
“Da oltre due anni – spiega la segretaria generale della Uil Marche Claudia Mazzucchelli – abbiamo lanciato la campagna Zero Morti sul Lavoro per denunciare gli inaccettabili bollettini di guerra che siamo costretti a subire ogni giorno. Lo scorso anno nella nostra regione si sono verificati quasi 17mila infortuni, quasi 2 ogni ora. Sono morte 28 persone. “