Truffe nel commercio online via postamat, sei vittime ad Ancona . Allarme della Polizia

Ancona 9 febbraio.- E’ il nuovo trend del momento. Una nuova tipologia di truffa che riguarda il commercio elettronico. Questa volta ad essere truffato è il venditore. Infatti, il potenziale acquirente, interessato ad un oggetto pubblicizzato sui principali siti di e-commerce ma anche comprando direttamente dal sito del commerciante, propone di effettuare il pagamento mediante interazione personale del venditore attraverso uno sportello postamat . Il truffatore chiede, parlando attraverso l’utenza mobile fornita all’atto dell’acquisto, di effettuare il pagamento dell’oggetto con una nuova modalità di pagamento, gratuita.
Suggerisce poi al venditore di inserire la propria carta di debito allo sportello, di digitare il PIN personale, quindi digitare la parola “postepay” ed un codice segreto, solitamente un codice numerico di quattro cifre, necessario per ricevere il denaro dall’acquirente. In realtà il codice segreto altro non è che il numero di carta postepay dell’ acquirente truffaldino che, in tal modo, entra in possesso della somma anziché pagarla.
Tutto questo è una nuova modalità di truffa che si sta diffondendo da qualche mese. E che nella provincia di Ancona ha già fatto sei vittime nell’ultima settimana. L’allarme lo lancia la Questura dorica, che fa appello alla cittadinanza a mantenere alta l’attenzione in questo tipo di operazioni.
E ricorda che del nuovo fenomeno , si è occupata una trasmissione tv, definendolo erroneamente, frode informatica ma si sono occupati e si occupano i canali di informazione della Polizia di Stato “Una vita da Social” e il portale del “Commissariatodipsonline” , entrambi congiliati per avere le informazioni necessari ad evitare di essere raggirati. Le più importanti forme di precauzione sono queste : effettuare una ricerca sul web per verificare se quel compratore sia affidabile e se quel “codice segreto” sia stato segnalato come strumento o oggetto di truffa, diffidare di forme di pagamento nuove e non sperimentate, verificare il feed back dell’acquirente, utilizzare piattaforme note di commercio elettronico.

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