Macerata.- Condannato a 24 anni di reclusione Filippo Ferlazzo, il 33enne salernitano che il 29 luglio dell’anno scorso uccise in strada a Civitanova Marche, dopo averlo soffocato l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu.
La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte di Assise di Macerata. La Procura aveva chiesto l’ergastolo. Ma i giudici hano riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche.
Riconosciuta una provvisionale di 350 mila euro alla vedova di Alika, Charity – presente in aula – e 40 mila per ognuna delle cinque parti civili che si erano costituite.
La vedova del 39enne nigeriano, colpeole solo di aver insistito nel chiedere l’elemosina a Ferlazzo e alla sua donna, si è detta soddisfatta per la condanna.
Il delitto di Civitanova suscitò enorme scalpore e sdegno in tutta Italia, per le modalità brutali con cui fu portato a termine. Ferlazzo privò Alika della stampella che usava per camminare, lo gettà a terra e lo soffocò tenendogli le gambe sul collo e la testa per molto tempo. La scena fu ripresa da alcuni passanti con il telefonino, ma quasi nessun intervenne per scoraggiare l’aggressore. Tranne un uomo che lo rincorse e segnalò più tardi la sua posizione alle forze dell’ordine. Ma ormai per il nigeriano era troppo tardi. I soccorsi furono inutili.
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