Ancona.- Basterebbero poco più di 800 euro a testa per stabilizzare gli oltre 5mila precari della scuola marchigiana. Circa 4 milioni di euro di maggiori investimenti all’anno per dare stabilità lavorativa a docenti, amministrativi e personale ata e dall’altra dare maggiore efficienza e continuità didattica agli studenti.
È il quadro regionale dello studio redatto dalla Uil Scuola Rua che, partendo dall’analisi dei livelli stipendiali tra personale precario e personale a tempo determinato, ha ricavato la differenza tra stipendi e determinare il costo complessivo dell’immissione in ruolo di tutti i precari della scuola.
“La trasformazione dei posti dall’organico di fatto in posti in organico di diritto, e degli attuali contratti precari del personale della scuola in immissioni in ruolo – spiega Antonio Spaziano, segretario generale della Uil Scuola Rua Marche – avrebbe un’incidenza minima per la spesa dello Stato e riflessi esponenziali sulla qualità della vita scolastica, intesa come comunità educante oltre ad avere un valore altamente sociale. Contratti stabili offrono possibilità concrete alle persone: dall’acquistare una casa al progettare stabilmente. Consentono di pensare al futuro”.
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