Camerino (Mc).- – Uno studio coordinato dal prof. Guido Favia dell’Università di Camerino, che ha visto coinvolti anche ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell’Università di Milano coordinati rispettivamente dai professori Gioia Capelli e Claudio Bandi, ha identificato e caratterizzato alcuni batteri simbionti, vale a dire che vivono in associazione stabile con il proprio ospite, nella zanzara Aedes koreicus, oramai conosciuta come la “zanzara coreana”.
E’ stato condotto su campioni raccolti nel Nord-Est Italia, in particolare in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ed ha evidenziato la circolazione di alcuni batteri di particolare interesse in queste zanzare.
Tale scoperta, appena pubblicata sulla rivista internazionale Insects, apre interessanti prospettive per il controllo di questo insetto potenzialmente capace di trasmettere alcuni patogeni, come già avviene ad esempio per altre malattie infettive. La possibilità di controllare, infatti, zanzare e patogeni da esse trasmesse attraverso il cosiddetto “controllo simbiotico”, è attualmente già applicato in alcuni paesi, ad esempio, per il contenimento della Dengue, una malattia dovuta ad un virus trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la famosa zanzara tigre), entrambe strettamente imparentate con la zanzara coreana.
“Lo studio – afferma il prof. Guido Favia, parassitologo, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam e Direttore dell’Italian Malaria Network – è ancora in una fase descrittiva, ma la nostra scoperta apre delle interessanti prospettive alla lotta contro insetti invasivi quali la zanzara coreana”.