Ascoli Piceno 28 marzo.- Il Governo Conte sta valutando la possibilità concreta di prorogare il ‘blocco totale’ degli spostamenti e la chiusura delle attività per altri 15 giorni, dopo la scadenza del 3 aprile. Questo però con deroghe ad alcune aziende, in determinati settori. Per le scuole l’ipotesi più accreditata è che sia impossibile una riapertura entro il mese di maggio, con l’eventualità quindi che si tengano solo gli esami di terza media e quelli di maturità nel mese di giugno. La proroga del blocco per altre due settimane, con l’obbligo di stare a casa e del distanziamento sociale, è stata condivisa dal Governo con l’Istituto superiore della sanità che attraverso i suoi vertici spiega che “l’epidemia ha rallentato il suo cammino, ma è opportuno interrompere le misure di contenimento“. Secondo gli esperti, la battaglia contro il coronavirus si potrà considerare vinta solo quando il valore dell’R0 ( erre-zero, indice di contagiosità) sarà inferiore ad 1. Cioè quando per ogni nuovo infetto ci sarà meno di un nuovo contagiato. Il cammino dunque sembra ancora lungo.
Anche se la situazione sta migliorando in diverse regioni, Marche in testa, e resta critica o molto difficile solo in alcune. Ad iniziare ovviamente dalla Lombardia, che anche ieri ha fatto registrare due terzi dei decessi correlati al Covid-19, di tutta Italia. Numeri che fanno pensare ormai da giorni che il contesto lombardo è diverso da quello di altre aree, e le cause di tante vittime siano da legare all’alto livello dell’inquinamento ambientale esistente e allo svolgimento di grandi eventi sportivi e manifestazioni immediatamente prima delle misure di contenimento generale ( a cominciare dalla partita del 18 febbraio tra i bergamaschi dell’Atalanta e gli spagnoli del Valencia allo stadio San Siro di Milano, con 45 mila spettatori presenti).
Il quadro lombardo sta spingendo alcuni commentatori a scrivere che bisognerebbe avere il coraggio di chiudere la Lombardia, invece di continuare a fermare la società e l’economia di tutto il Paese. Anche per evitare, da qui a qualche settimana che in alcune zone e territori più arretrati si sviluppino forme di rivolta sociale che potrebbe creare ulteriori problemi a Governo e Regioni interessate. Il sindaco Orlando a Palermo ha parlato esplicitamente del fatto che la Mafia potrebbe mettersi alla guida di eventuali proteste pubbliche, nel caso non si allentassero le restrizioni ( restrizioni che hanno ridotto fortemente i crimini in tutta Italia).