Ancona – “L’azienda ritiri il Piano industriale e poi sediamoci ad un tavolo per dare prospettive all’azienda e ai lavoratori. Elica non è in crisi ma è un’azienda che vuole andare all’estero per fare più profitto”. Lo spiega alla Dire il segretario della Fiom-Cgil Marche, Tiziano Beldomenico, che questa mattina, insieme ai lavoratori e ai colleghi di Uilm e Fim-Cisl, ha partecipato al presidio sindacale che ha portato decine e decine di lavoratori del gruppo Elica sotto il palazzo della Prefettura.
Una delegazione delle Rsu è stata poi accolta dal prefetto Darco Pellos a cui è stato consegnato un documento con le richieste dei dipendenti dell’azienda fabrianese leader nella produzione di cappe aspiranti. “Il prefetto ha cercato di rassicurare le Rsu presenti ed i lavoratori all’esterno dicendo che prenderà di petto questa crisi arrivando anche a portarla a conoscenza del premier Draghi- dice Beldomenico-. Siamo contenti di avere un interlocutore che ha preso a cuore la vicenda delle 409 persone che rientrano nel Piano degli esuberi. Questa è una vertenza molto complicata considerando anche che fine giugno, periodo in cui scadrà il blocco dei licenziamenti, è molto vicino”. Lunedì intanto il presidente Acquaroli, dopo i segnali di apertura provenienti dall’azienda, ha convocato le parti sociali in Regione. “Parteciperemo al confronto ma l’apertura dell’azienda la viviamo con diffidenza- conclude Beldomenico-. Non vorremmo che si dessero false speranze ai lavoratori per poi finire a parlare solo di ammortizzatori sociali. Per noi il tavolo vero di trattativa è quello del ministero dello Sviluppo economico e attendiamo quanto prima una convocazione”.