Fano (Pu).- Via libera alla raccolta della legna lungo fiumi, laghi e torrenti. Il Consiglio dei Ministri ha ampliato il campo di applicazione della norma introdotta in finanziaria, voluta dalla Lega, che permette agli agricoltori di prelevare il materiale dagli argini dei corsi d’acqua.
Esulta il parlamentare fanese, ex assessore gionale Mirco Carloni , che è presidente della Commissione Agricoltura alla Camere e primo firmatario delle legge : “Prima della legge di Bilancio 2023 gli agricoltori, veri custodi del territorio, non potevano prendersi cura degli alvei nei nostri corsi d’acqua perché la raccolta veniva loro ostacolata.
Troppe volte abbiamo sentito di contadini e allevatori multati anziché premiati per aver ripulito da rami e tronchi, causa spesso di accumuli torrenziali e straripamenti. Un pericolo – aggiunge Carloni – che non possiamo in alcun modo sottovalutare, come dimostra la tragedia dell’alluvione. Così l’agricoltore può prendersi cura del corso d’acqua rimuovendo la legna residua che concorre al rischio esondazione.”
Il deputato della Lega sottolinea che il “Governo crede nella prevenzione”. Non c’è da sperare che alle promesse seguano i fatti. Il nuovo stato di emergenza approvato per Emilia e Marche, riverserà altri milioni sui territori. Ma come accaduto nel passato, bisognerà verificare se quei soldi verranno veramente impiegati per la sistemazione e la gestione delle acque, favorendo una manutezione concreta di lungo periodo. Oppure si perderanno in mille rivoli, lasciando senza difese intere città e comprensori alla prima ondata di maltempo.