Ascoli.- Viaggiare, un tempo considerato un’attività relativamente accessibile a una vasta parte della popolazione, sembra aver assunto le connotazioni di un lusso non alla portata di tutti. La lettera di un cittadino piemontese pubblicata su Fanpage.it getta luce su una realtà in cui il desiderio di raggiungere i propri familiari (in questo caso residenti in Sardegna) si scontra con barriere economiche significative.
Stiamo parlando di una situazione generale, estesa all’intero territorio nazionale, che non solo limita la libertà di movimento ma si ripercuote negativamente sui riavvicinamenti familiari. Trasformando quello che dovrebbe essere un semplice viaggio in un onere finanziario notevole.
L’alto costo dei trasporti, in particolare verso destinazioni nazionali e quindi teoricamente più accessibili, evidenzia una problematica più ampia che riguarda la sostenibilità economica del viaggiare. Se da un lato esistono iniziative volte a promuovere il turismo sostenibile dal punto di vista ambientale, dall’altro la sostenibilità economica rimane un ostacolo per molti. Un quadro che riflette una disuguaglianza più profonda, ovvero quella del modo in cui il viaggio è percepito e vissuto.
La questione della sostenibilità nel turismo assume quindi una doppia valenza: ambientale ed economica. Secondo una ricerca condotta da YouGov e commissionata dalla piattaforma Omio, una significativa percentuale di italiani si considera attenta alle pratiche di sostenibilità nel quotidiano, ma riconosce al contempo la necessità di migliorare ulteriormente, soprattutto in ambito di viaggi.
In particolare, circa un quinto degli intervistati ammette la possibilità di viaggiare in modo più sostenibile, optando per treni e autobus anziché aerei. Un dato che evidenzia una crescente consapevolezza verso l’impatto ambientale dei propri spostamenti.
Tuttavia, la volontà di adottare pratiche di viaggio più sostenibili si scontra spesso con la realtà dei costi e della convenienza. Perché se è vero che viaggiare in aereo prevede costi sempre più alti, e spesso considerati eccessivi dai viaggiatori, le alternative possono essere altrettanto costose, oltre che più lente e meno confortevoli.
Il 41% degli intervistati da YouGov infatti riscontra difficoltà nel prezzo dei viaggi, e sarebbe disposta a scegliere opzioni più sostenibili a fronte di minori costi. Su questo fronte impatta in maniera notevole l’inflazione, perché se qualche anno fa viaggiare aveva costi accessibili a tutti, oggi la maggior parte dei viaggiatori cerca offerte di viaggio a prezzi scontati prima ancora di prenotare l’alloggio.
Tornando ai dati del sondaggio, il 19% degli intervistati trova troppo alto il prezzo dei biglietti per treni e autobus, considerati mezzi di trasporto più ecologici rispetto agli aerei ma anche più lenti e meno confortevoli.
Anche il fattore tempo infatti è determinante: oltre il 30% degli intervistati ha poca simpatia per treni e autobus, che appaiono come mezzi poco veloci e incapaci di garantire un adeguato livello di flessibilità oraria. Complice l’assenza di collegamenti veloci e frequenti tra le linee degli autobus cittadini e le tratte ferroviarie. Capita spesso quindi che l’aereo sia il mezzo di trasporto migliore per raggiungere una destinazione in tempi utili.
Questa contraddizione tra desiderio di sostenibilità e accessibilità economica pone il viaggio sostenibile in una luce complessa, oscillante tra la percezione di comfort e una scelta etica e consapevole. Quello che si delinea è quindi un quadro articolato, in cui la percezione del viaggio come lusso è influenzata da una molteplicità di fattori.
La testimonianza di difficoltà economiche nel raggiungere destinazioni nazionali sottolinea l’urgente necessità di riconsiderare le politiche di trasporto e turismo, affinché il viaggio possa tornare ad essere un’esperienza accessibile e inclusiva. Allo stesso tempo, la crescente attenzione verso la sostenibilità dei viaggi invita a una riflessione su come le scelte individuali possano contribuire a un futuro più sostenibile, senza per questo diventare un privilegio di pochi.