Verona.- Ci sono anche due bottiglie di Passerina all’interno di Casa Coldiretti, il grande padiglione del Vinitaly a Verona che sta ospitando un’esposizione delle bottiglie che hanno messo a segno le migliori performance.
Tra queste anche la marchigiana Passerina che ha aumentato le vendite del 14% nell’ultimo anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Infoscan Census relativi all’anno terminante a gennaio 2022, diffusa in occasione del Vinitaly. Dati che segnano anche il rilancio di altre due doc delle Marche a trazione “bianchista”.
Il Verdicchio del Castelli di Jesi ha incrementato il valore delle vendite dell’11%, il Pecorino è cresciuto del 7% mentre il Bianchello del Metauro di circa il 6%. “Il mercato che sta crescendo – ha detto Tommaso Di Sante, membro della Consulta Vino di Coldiretti e presidente provinciale di Pesaro Urbino – è quello dei vini tipici e distintivi. Nelle Marche abbiamo diversi esempi ma in generale il consumatore finale cerca il territorio, il racconto delle nostre eccellenze con un occhio di attenzione anche alla sostenibilità. Nella nostra regione abbiamo una grande patrimonio biologico che rappresenta quindi un valore aggiunto per conquistare nuovi mercati”.
C’è insomma una riscoperta dei vitigni autoctoni e, complessivamente, l’ultimo anno ha fatto segnare un incremento del 2,1% in valore delle vendite di vino nella grande distribuzione, soprattutto spumanti (un balzo del 20%).