Verona.- Ieri a Vinitaly l’incontro tra Michele Bernetti e Alberto Mazzoni, rispettivamente presidente e direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), e Robert Tobiassen, il presidente degli importatori wine & beverage Usa (Nabi). Sul tavolo non solo le opportunità, le tendenze e i consumi nel primo mercato al mondo della domanda di vino italiano, ma anche le normative in materia e le strategie di promozione.
Secondo le elaborazioni Imt su base Istat, gli Stati Uniti rappresentano la prima destinazione estera per i vini marchigiani con una quota di mercato pari al 24% dell’intero export enologico regionale. Nel 2022 l’export marchigiano verso gli Usa ha segnato un controvalore di 19,3 milioni di euro, una performance che è valsa agli Usa il primato di domanda più dinamica (+83,1% sui valori del 2021), in un contesto globale già in forte ascesa. Lo scorso anno, le vendite all’estero dei vini delle Marche, Verdicchio in primis, hanno registrato una crescita del 25,9% rispetto al 2021.
Nella foto, da sinistra: Michele Bernetti, Alberto Mazzoni e Robert Tobiassen