Ascoli Piceno 17 marzo.- «L’isolamento anche degli asintomatici è essenziale per riuscire a controllare la diffusione del Coronavirus e la gravità della malattia. Le attuali politiche di contenimento dello stesso devono essere riviste. “
E’ uno dei passi della lettera che l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Ascoli ha inviato al governatore della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Alla base del testo c’è lo studio del professor Sergio Romagnani, professore di Immunologia clinica dell’Università di Firenze.
«I medici e gli infermieri esposti al virus sviluppano frequentemente un’infezione asintomatica continuando a veicolare l’infezione tra loro e ai loro pazienti -spiegano i medici piceni riprendendo le parole di Romagnani. Gli ospedali rischiano di diventare zone ad alta prevalenza di infettati in cui nessun affetto è isolato. Il rischio di contagio per i pazienti e tra colleghi rischia di diventare altissimo ed esiste anche il rischio di creare delle comunità ad alta densità virale che sono quelle che favoriscono anche la gravità del decorso della malattia».
Per questo i medici di Ascoli ritengono che lo spostamento dei sanitari per gli ospedali dedicati al Covid-19, invece di ridurre i rischi potrebbe determinarne l’incremento. Da qui l’invito a Ceriscioli a prendere “decisioni immediate a tutela di pazienti e operatori”.
A sostegno della loro tesi, i medici odontoiatri citano il caso del tampone collettivo su 3 mila abitanti di Vo’ Euganeo, nel Veneto, tra i focolai dell’epidemia.
“È stato eseguito il tampone per la ricerca del Covid-19 a tutti gli abitanti del paese ed è stato dimostrato che la grande maggioranza delle persone che si infetta, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica, ma rappresenta comunque una fonte di contagio. A Vò con l’isolamento dei soggetti infettati il numero totale dei malati è scesa da 88 a 7 nel giro di 10 giorni. Quello che è anche più interessante – aggiungono – è stata anche la dimostrazione che l’isolamento dei contagiati (sintomatici o non) non solo risultava capace di proteggere dal contagio altre persone, ma appariva in grado di proteggere anche dalla evoluzione grave della malattia nei soggetti contagiati perché il tasso di guarigione nei pazienti infettati, se isolati, era nel 60% dei casi pari a soli 8 giorni .”
Sulla base dei dati ottenuti a Vò, è già iniziata in tutto il Veneto si è deciso di sottoporre a tampone tutti i lavoratori più esposti al contagio (medici, infermieri, forze di polizia, ed altri lavoratori ), anche se asintomatici, allo scopo di scovare tutti gli individui infetti, anche per isolarli.
Per l’Ordine dei Medici Odontoiatri di Ascoli dunque, “ l’attuale modalità nazionale e quindi anche regionale di affrontare il problema della infezione da Covid-19 (fare tamponi solo alle persone sintomatiche) è l’opposto di quello dovrebbe invece essere fatto. Tutti coloro che presentano febbre, tosse e sintomi respiratori dovrebbero comunque essere posti in isolamento o essere trasportati in ospedale e curati in modo appropriato alla loro sintomatologia e tutti coloro che sono stati esposti a questi soggetti dovrebbero comunque stare in isolamento.”