Viticoltura innovativa e sostenibile : ecco il progetto New Vineyard

Ancona.- Un nuovo progetto per migliorare la produzione di uve biologiche e di ridurre l’impatto ambientale dei vigneti. Si chiama New Vineyard, e sarà realizzato da 5 aziende nell’arco di 36 mesi. Finanziato dalla Regione Marche, il progetto mira all’introduzione di nuovi sistemi di allevamento della vite e l’adozione di nuove tecniche di gestione del suolo.

E questo per reagire alla difficile situazione che si verifica sempre più spesso in campo a causa dei cambiamenti climatici: dall’emergenza derivante dai lunghi periodi di siccità estiva, agli eventi atmosferici eccezionali che sempre più frequentemente caratterizzano il nostro clima. Tutto ciò produce da un lato una diminuzione dell’acidità delle uve, dovuta ad esempio alle scottature per l’eccesso di luce e di temperatura sugli acini; dall’altro una perdita della parte vitale del suolo e un incremento dei fenomeni metereologici calamitosi, come le forti grandinate, capaci di devastare intere aree e di provocare danni che possono compromettere la totalità della produzione in vigneto. Da qui l’iniziativa delle aziende marchigiane, insieme all’Università Politecnica, per definire azioni precise di contrasto e di innovazione nelle tecniche di viticoltura.

“Verrà infatti sperimentato – spiegano i promotori del progetto- un nuovo sistema di allevamento della vite, in cui la chioma sarà caratterizzata da una bassa parete verticale che contribuirà a rallentare la maturazione degli acini, e verranno valutati gli effetti di reti schermanti per proteggere i grappoli da eventuali grandinate e scottature. Si lavorerà anche all’inerbimento controllato a strisce (STRIP COVER), che prevede la semina di essenze diverse nell’interfila rispetto al sottofila, in cui si concentrano la maggior parte delle radici della vite. Questo contribuirà a diminuire l’impatto ambientale sia attraverso il contenimento dei fenomeni erosivi, sia limitando l’impiego dei mezzi meccanici e il consumo di combustibili.”

Del Gruppo operativo di New Vineyard fanno parte l’azienda agricola Fattoria Nannì di Cantori Roberto (capofila), l’azienda agricola Edoardo Dottori, l’Università Politecnica delle Marche, Marca di Ancona-CIA e Arca Srl Benefit.

 

 

 

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