Ancona 15 giugno.– I soci di Viva Servizi SpA hanno approvato all’unanimità il bilancio 2019 della Società che gestisce il servizio idrico integrato in 43 comuni delle province di Ancona e Macerata. La presentazione e la votazione sono avvenute in teleconferenza nel rispetto delle norme per prevenire il contagio da Covid-19.
Nella sua introduzione la Presidente Chiara Sciascia ha condiviso con i Soci le azioni messe in campo dalla Società. «Anche in questo periodo così complesso di gestione dell’emergenza sanitaria. – ha detto – abbiamo inteso essere concretamente vicini agli utenti, ai fornitori, ai lavoratori e, complessivamente, a tutto il territorio».
Riguardo alle possibili difficoltà delle famiglie nel fare quadrare i propri bilanci dopo il lockdown, la Presidente evidenzia che già l’anno scorso – su un consumo preso a riferimento di 150 metri cubi annui – la bollettà di Viva Servizi è costata 348 euro, contro un costo di 394 euro mediamente sostenuto per lo stesso consumo dai marchigiani residenti in uno dei comuni non gestiti da Viva Servizi.
Al Direttore Moreno Clementi è stato affidato il compito di illustrare i dati di bilancio.
«I ricavi complessivi per oltre 68 milioni di euro sono stati raggiunti con un contributo contenuto da parte degli utenti, a cui sono state applicate tariffe (approvate dalla competente Autorità d’Ambito) mediamente cresciute dello 0,45% rispetto al 2018» – ha detto Clementi. Il dato medio di incremento nelle altre province delle Marche è del 2,9%.
«I costi operativi hanno fatto registrare una flessione dell’1,4% sull’anno precedente e l’utile netto di esercizio ha superato i 7,6 milioni di euro (11,2% del fatturato) consentendo, insieme agli ammortamenti degli investimenti in produzione, di autofinanziare al 100%, senza quindi ulteriori richieste alle Banche, i 21,6 milioni di euro di investimenti realizzati su tutto il territorio servito».
Viva Servizi prevede nel prossimo futuro investimenti per 20,5 milioni.