Un aperitivo nel cuore di Mestre il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Filo conduttore della serata la “Storia di una violenza raccontata e di un messaggio di speranza”.
L’iniziativa della Municipalità di Mestre – Carpenedo, in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, viene realizzata grazie anche al contributo di Vega Formazione, da sempre in prima linea per la sicurezza sul lavoro e ora anche per la sicurezza delle donne.
“Si tratta di un evento davvero importante e significativo per il nostro territorio – spiega Mauro Rossato, Presidente di Vega Formazione – perché è la cronaca degli ultimi anni a raccontarci quanto la violenza sulle donne e i femminicidi siano purtroppo diffusi anche nella nostra area. Le ultime vittime a Spinea: una a fine settembre e l’ultima, purtroppo, proprio pochi giorni fa”.
Una situazione drammatica ben conosciuta dal Centro antiviolenza del Comune di Venezia che da anni risponde alle richieste di aiuto delle donne del territorio.
“E proprio a chi opera al Centro antiviolenza andrà il ricavato di questa iniziativa da noi sostenuta – sottolinea Mauro Rossato – l’Aperitivo in Rosso si svolgerà il 25 novembre al Tennis Club Mestre”.
La serata dal titolo “Storia di una violenza raccontata e di un messaggio di speranza” avrà inizio alle 18.30.
Verranno letti brani e poesie, e saranno commentate le fotografie a cura di Claudia Vazzoler e Chiara Manente nell’ambito del progetto “Vite infrante. Scrittura e fotografia per la donna violata”.
“Sostenere il Centro Antiviolenza vuol dire aiutare concretamente l’universo femminile della nostra città che vive in una condizione di sofferenza e terrore quotidiani – prosegue Mauro Rossato – Sappiamo che gli operatori del centro sono sempre presenti per l’ascolto e l’accoglienza, per le informazioni e l’orientamento giuridico-legale, per i percorsi di supporto psicologico individuale o di gruppo, ma anche per la riqualificazione professionale e l’orientamento al lavoro. E poi c’è l’ospitalità in urgenza presso strutture del territorio”.
“Si tratta dunque di un centro efficiente e attivo 24 ore su 24 che merita di essere sostenuto al meglio. Perché – conclude Rossato – parliamo di sicurezza delle donne e per il nostro gruppo la parola “sicurezza” deve essere una priorità in ogni contesto”.