Comunanza (Ap). La possibile chiusura dello stabilimento Whirpool a Villa Pera di Comunanza, non mette in allarme solo sindacati e lavoratori del sito ( diretti, 300 e indiretti, quasi 2 mila). Ma anche gli altri comparti che operano nell’indotto e nei servizi dell’azienda. Compreso il commercio , che da un eventuale cessazione dell’attività produttiva potrebbe subire un pesante contraccolpo, in tutta l’area montana tra Piceno e Fermano.
La Confcommercio di Ascoli , presieduta da Fausto Calabresi si dice fortemente preoccupata per gli sviluppi della “vertenza Whirlpool” , che prospettano “la chiusura o un forte ridimensionamento dello storico stabilimento.”
Sottolineando in una nota “gli effetti negativi a catena sul tessuto economico dell’intero territorio provinciale.” Perchè è chiaro a tutti che per la fabbrica o nella fabbrica di lavatrici ( ex Indesit) di Comunanza lavorano persone e ditte provenienti da numerosi comuni del Piceno, e il rischio di una contrazione delle attività generali è alto. Da qui l’appello della Confcommercio Picena ” alle autorità amministrative e politiche del territorio affinchè facciano corpo unico per scongiurare la dismissione della Whirlpool e trovare le migliori soluzioni per la comunità socio-economica delle aree interessate.”
Oggi pomeriggio a Comunanza si terrà un incontro pubblico sul tema con la partecipazione dei vertici della Regione Marche, dei sindaci e delle forze sociali. Tutti si augurano che a settembre il Gruppo Usa non decida per l’uscita dalle produzioni in Europa, così come paventato nelle scorse settimane. In caso affermativo, amministratori pubblici e forze economiche locali dovranno trovare il modo di evitare che il patrimonio industriale locale venga disperso – 44 mila metr quadri di superfiche coperta- salvaguardando occupazione e futuro della zona montana.
Nella foto : Sangalli con Calabresi