Fabriano (An).-Persiste la complicata situazione del settore dell’elettrodomestico nelle Marche. Il tanto auspicato “rimbalzo dei volumi” tarda ad arrivare mentre il contesto complessivo diventa sempre più difficile ed imprevedibile.
La tenuta industriale delle aziende del settore, sarà sostenibile solo in presenza adeguati investimenti che al momento mancano. E non si vede all’orizzonte un aiuto da parte del Governo.
Le conseguenze di questo quadro rischiano di diventare strutturali. Esse vedono un aumento della precarietà, con riduzione dei contratti in somministrazione, un ulteriore impoverimento dei salari ed il rischio di perdita di pezzi importanti di industria nelle riorganizzazioni in atto.
La FIOM di Ancona denuncia una totale assenza di interventi a sostegno del mondo del lavoro nel Fabrianese, in continuità con i governi precedenti.
Per il sindacato poi risulta “assordante il silenzio dell’Esecutivo anche sulla complicata vertenza Whirlpool che invece andrebbe sostenuta con interventi straordinari dal parte del “Pubblico”, nella logica che il nuovo grande player dell’elettrodomestico che dovrà nascere dall’operazione annunciata mese di gennaio, abbia l’Italia al centro delle sue strategie “.
Per il mese di maggio, nel polo unico di produzione dei piani cottura di tutta l’area euromediterranea, a Melano è previsto un ulteriore aumento della cassa integrazione con un utilizzo degli impianti produttivi che rischia di scendere drammaticamente sotto il 50% della capacità: un forte incremento delle fermate totali della fabbrica che contribuisce ad aumentare le preoccupazioni di tutte le maestranze, sia per le incertezze sul futuro, sia per la perdita salariale che supera le 400 euro al mese e si va a sommare drammaticamente agli effetti dell’inflazione record.
foto : ex jp industries