Ascoli.- Quello che si temeva è accaduto. La Whirpool ha messo in vendita i siti delle Marche. Parliamo della sede amministrativa d Fabriano e delle due fabbriche di lavatrici di Melano e Comunanza ( Ascoli). Secondo la multinazionale USA sarebbe già in corso delle trattative con dei potenziali acquirenti. Sarebbero cinesi e turchi, interessati soprattutto allo stabilimento di Comunanza. Ma questa è solo un’ipotesi, forse messa in circolazione dalla stessa azienda per tacitare le proteste dei sindacati, delle maestranze e forse delle istituzioni locali e nazionali. Istituzioni, che come da noi denunciato ormai da tre anni ad oggi, non hanno mai fatto sostanzialmente nulla per evitare il disastro. In particolare per il sito montano ascolano, dove da anni ormai venivano licenziati dipendenti e non rinnovate le linee produttive.
Che futuro si aprirà ora per i 350 dipendenti di Comunanza e quale sarà quello di un indotto di mille persone ? Nessuno lo sa, ma di certo le prospettive non sono buone. Come dimostrano i casi delle ex fabbriche Merloni dell’area di Fabriano e decine di casi nelle Marche da 20 anni ad oggi. Uniche eccezioni le vicende Elica e Caterpillar, che hanno evitato il peggio. C’è da augurarsi che più che di compratori stranieri siano investitori italiani e marchigiani a farsi avanti per rilevare i siti e continuare o riconvertire le attività. Un’aspettativa al momento molto lontana dall’essere concreta. Intanto si prospettiva una nuova macelleria sociale e occupazionale. E a Roma ed Ancona si litiga per le poltrone, da 10 mila euro in su al mese…
mt
