Ancona.- Ridurre le emissioni di carbonio del 16,8% entro il 2025 per arrivare ad un abbattimento del 37,8% nel 2030. Ma anche intensificare il costante impegno sulla qualità e la sicurezza dei prodotti e sviluppare ulteriori iniziative di welfare aziendale, elemento chiave, quest’ultimo, per valorizzare le persone e il legame con il territorio.
Sono le principali sfide lanciate da Zannini Spa, l’azienda con sede a Castelfidardo (Ancona), leader a livello internazionale nella realizzazione di minuterie metalliche tornite e lavorazioni meccaniche di precisione che, nel suo primo report di sostenibilità, guarda al futuro con una road map finalizzata a dare inizio a un percorso strutturato in ambito ESG.
Presentato questa mattina ad Ancona, presso l’Hotel Seebay di Portonovo, il piano attraverso il quale l’azienda intende avvicinarsi, in 8 anni, ai 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU.
Ad illustrare il documento i componenti del consiglio d’amministrazione: Marco Zannini, Ceo di Zannini Spa, Stefano Zannini, Roberto Zannini e Laura Zannini. Presente anche il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani, in rappresentanza della città dove la Spa ha il suo quartier generale.
“Con questo primo report – afferma il Ceo Marco Zannini – formalizziamo l’impegno a una crescita responsabile e sostenibile, valori che da sempre ci accompagnano, declinando i pilastri fondamentali su tre macroaree: ambiente, sociale e governance responsabile. Iniziamo a misurare quello che già stiamo facendo, attraverso un percorso volto a sviluppare un modello di business che generi valore, con un impatto positivo sulla comunità e il coinvolgimento dell’intera filiera: dipendenti, famiglie, clienti, fornitori e stakeholder. Per questo, già da oggi, il personale sarà protagonista di un premio, con cadenza annuale, assegnato al miglior progetto a sfondo sostenibile”.
Sul fronte green, Zannini, che ha già ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001:2015, oltre alla diagnosi energetica conforme al Decreto legislativo 102/2014, ha anche intenzione di continuare ad investire sulle fonti rinnovabili, aumentando la quota di energia autoprodotta. Attualmente il 7% del fabbisogno è generato da un impianto fotovoltaico di proprietà, con un risparmio in atmosfera di 37,3 tonnellate di CO2 nel 2021. Previsto, inoltre, un maggior ricorso alle pratiche di economia circolare, essenziali in un’ottica di minimizzazione degli sprechi.
Nella foto : dipendenti premiati