Ascoli Piceno 24 agosto.- “In un elezione come quella regionale con sistema maggioritario a turno unico, o si sta di quà o di là. Per questo faccio un appello al popolo dei 5Stelle affinchè nelle Marche non spalanchi le porte all’estrema destra di Salvini”.
Così il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti intervenuto oggi pomeriggio ad Ascoli ad una conferenza stampa con il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Maurizio Mangialardi. Zingaretti si è rivolto anche ai “moderati che hanno paura dell’estremismo di una destra che ha solo nemici, tanta rabbia e cavalca i problemi delle persone ma non è in grado di risolverli. Noi invece – ha aggiunto – abbiamo un progetto di rinnovamento complessivo per le Marche e per l’Italia, e su questo chiediamo l’appoggio dei cittadini”. Fondamentale in prospettiva futura, sia per il segretario Pd che per il candidato presidente, sarà il contributo economico che arriverà dall’Europa, guadagnato dal Governo Conte e dal Commissario Gentiloni “Dopo 20 anni di tagli – ha detto Zingaretti – si apre ora una nuova stagione di investimenti per i territori, grazie ai 200 miliardi che dovranno arrivare all’Italia, e che occorre utilizzare soprattutto per potenziare la sanità pubblica. A questi soldi si aggiungono i 24 miliardi per il lavoro del Programma Sure, che dovranno servire per evitare di mettere a rischio il futuro delle imprese e dell’occupazione”.
Di queste risorse, secondo Mangialardi almeno 9 miliardi potrebbero essere destinati alle Marche, rappresentando un’occasione unica per uscire dalle molte crisi che hanno attanagliato il territorio negli ultimi anni : “Gli altri dicevano fino ad un mese fa che le risorse del Ricovery Fund ce le sognavamo ed hanno perfino votato contro in Parlamento. Noi invece li abbiamo ottenuti, ed ora è necessario spenderli bene e per le necessità reali della regione. Ad iniziare dalle infrastrutture e dalla sanità, ma senza riaprire gli ospedali dell’interno”.
Il candidato del centrosinistra ha sottolineato poi che la battaglia con la destra è ancora tutta aperta, sostenendo che ” a febbraio eravamo sotto del 20% ed ora siamo ormai vicini : la differenza la faranno le liste di persone competenti e con esperienza, presentate agli elettori”.